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Da Porto Tolle a Reggio Calabria, no al carbone.

tratto da il Manifesto del 30 Ottobre 2011

Le forze dell’ordine avevano tentato di spaventare cittadini e negozianti di Adria: domani state attenti, arrivano i no-carbone. Ma in molti nella cittadina veneta devono aver abbassato le serrande non per paura, ma per sfilare in corteo: migliaia di persone hanno riempito le strade fin dal primo pomeriggio per fermare il progetto del carbone a Porto Tolle.

Nello stesso giorno altre manifestazioni si sono tenute a Civitavecchia, a Brindisi, a Vado Ligure (SA), a Saline Joniche (RC). Non ci sono secessioni artificiali che tengono, dal profondo sud della Calabria alle pianure venete, a pochi mesi dal referendum sul nucleare, un popolo intero si è espresso chiaramente: basta carbone.

Dalle piazze collegate in tanti denunciano le conseguenze che la combustione del fossile avrebbe sulla salute. Tanti medici, ma anche semplici cittadini costretti a diventare esperti di medicina ed ingegneria, evidentemente con ottimi risultati.

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Scandalo a Saline Joniche

Riportiamo il comunicato del Coordinamento Associazioni Area Grecanica con una sola premessa: meglio un no consapevole che diecimila si disinformati, ricattati o comprati. Mo Basta, basta speculazioni e ricatti, delle nostre vite decidiamo noi.

Il Coordinamento delle Associazioni dell’Area Grecanica esprime profonda indignazione per il comportamento ingiustificabile della RePower, socia di maggioranza della SEI s.p.a., che cerca di acquisire consensi foraggiando i comitati “spontanei” per il si al carbone.

Ai microfoni del programma Rundschau, della tv svizzera SF, Kurt Bobst , CEO di Repower, ha confessato di aver finanziato con 9000 franchi svizzeri i comitati pro carbone, affinchè gli aderenti e i simpatizzanti degli stessi potessero presenziare alla manifestazione tenutasi il 27 agosto 2011 a Coira in Svizzera.

Questi comitati, pertanto, rappresentano l’unico esempio di organizzazione “spontanea” in cui la “spontaneità” sembrerebbe essere incentivata da finanziamenti di scopo. Stando a quanto emerso da un’altra inchiesta giornalistica condotta da Mnews.it, la Repower, inoltre, avrebbe anche “supportato” la comunicazione istituzionale degli attivisti del SI, facendo redigere i comunicati stampa dei comitati direttamente da propri dipendenti. Continue reading


Finanziaria di lacrime, sangue..e carbone

Il paese è in crisi e il governo, mentre si appella alla responsabilità, tutela Enel Spa, principessa della speculazione.

 

di Flavio Stasi

(http://resistente.noblogs.org)

 

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INDICE

1. Questione di responsabilità nazionale

2. Enel e Governo: storia di una violazione continua

3. Cosa prevede la Finanziaria 2011?

4. Questa norma può riguardare la centrale di Rossano?

5. Conclusioni: gli speculatori hanno amici nei governi, ma non sui territori

Appendice A: Riferimenti Legilsativi

 

Questione di responsabilità nazionale

Sono giorni concitati per l’economia italiana. La speculazione dei mercati in atto sta mettendo a dura prova il sistema economico e bancario del paese, e lo stress finanziario contagia i titoli in borsa in pesante ribasso. Si potrebbe disquisire per mesi a proposito della modalità con cui il mercato finanziario, in regime liberista, fa tremare milioni di famiglie e cittadini dei ceti bassi e medi, senza che questi abbiano fatto nulla se non lavorare duramente e quotidianamente per il proprio sostentamento alle condizioni imposte dal mercato stesso.

Fatto sta che il disequilibrio finanziario di queste settimane ha imposto una manovra che si avvalerà, tipicamente, di sacrifici della popolazione: dalla sanità (ticket) ai lavoratori del pubblico impiego (blocco dei contratti), dagli enti locali (tagli a comuni, provincie, regioni) alle pensioni (innalzamento dell’età pensionabile). In un clima frenetico ed impaurito, con i mercati fuori controllo, il fiato del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea sul collo, in sole otto ore di discussione alla camera, agevolata anche dalla cosiddetta “opposizione”, si è approvata una finanziaria record da 70 miliardi di euro. Il Governo ha dunque fatto appello al senso di responsabilità, in una situazione drammatica ed emergenziale, per limitare al minimo polemiche e discussioni. Anche il Presidente della Repubblica si è appellato alla politica ed addirittura alla stampa, per mantenere un atteggiamento responsabile a tutela della stabilità nazionale.

Ed in questo clima di solenne responsabilità il Governo decide di inserire, tra una misura di austerità e l’altra, una norma scritta appositamente per gli interessi di Enel Spa (per intenderci non una società pubblica ma una multinazionale che fattura 5 miliardi di euro l’anno) e che danneggia territori ed il settore delle fonti rinnovabili. Continue reading


[Video] Campagna Referendaria


Enel porti i suoi ricatti altrove

17 Marzo 2011 _ Comunicato Stampa

Mai è stato chiaro come oggi che quello di Enel nei confronti dei cittadini della sibaritide non è nient’altro che un ricatto. Paventare la perdita di posti di lavoro, per promuovere il proprio progetto di speculazione e devastazione, è l’atto che più chiaramente ci offre il vero volto l’ente energetico.

Insistere sull’infima forma di “centrale combustibile”, quando il progetto di Enel prevede che il 95% dell’approvvigionamento riguarda il carbone, è oltremodo squallido.

Inoltre come si può sostenere di voler favorire il confronto quando si asserisce contemporaneamente che l’unico progetto in campo è quello già presentato alle istituzioni preposte, ovvero quello delle navi transoceaniche da centomila tonnellate, quello dei 17.000 tir all’anno sulla SS 106, quello della ruspa e della tramoggia sulla nostra spiaggia, quello che non prevede nessun posto di lavoro aggiuntivo? Continue reading


Per il carbone nessuno spiraglio, hanno deciso i cittadini

13 Marzo 2011 _ Comunicato Stampa

Che migliaia di firme contro il carbone, raccolte in poche settimane nonostante la disinformazione di qualche diretto interessato, non siano rappresentative della volontà del territorio è piuttosto ridicolo. Se a queste poi si aggiungono le associazioni degli agricoltori, i consorzi, le associazioni degli operatori turistici, le associazioni degli imprenditori locali, i comitati territoriali ed i tanti singoli cittadini di tutta la sibaritide che hanno fatto la propria parte in questi mesi contro il progetto di riconversione della centrale, allora risulta evidente come certe tesi pecchino evidentemente di una qualche forma di strumentale faziosità e forti componenti ideologiche.

Del resto, per rendere ancor più autorevole il fronte compatto di chi vuole valorizzare il territorio e non svenderlo ad Enel, basta verificare chi sta dall’altra parte della barricata. Continue reading


Sulla vita dei cittadini non si aprono tavoli tecnici

11 Marzo 2011 _ Comunicato Stampa

L’idea di aprire un tavolo tecnico a proposito di una questione squisitamente politica come la proposta di riconversione della centrale di Rossano, rende l’idea di quale sia lo spessore istituzionale con cui i calabresi sono costretti ad interloquire.

Da un punto di vista tecnico c’è ben poco da comprendere: il carbone uccide le persone e l’economia dei territori, così come sperimentato a Brindisi, a Vado Ligure e a Civitavecchia. Basta ascoltare il video-messaggio che i cittadini di Brindisi in questi giorni hanno diretto al Ministro Prestigiacomo per comprendere di quale entità sia il pericolo per la sibaritide. Basta ascoltare le parole che il Presidente dell’Ordine dei Medici di Savona, Ugo Trucco, ed il dott. Fabrizio Bianchi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, hanno rivolto una settimana fa ad un teatro stracolmo di cittadini.

Tecnica a parte, nella sibaritide in campo ci sono due tipi di interessi. Continue reading


18 Febbraio 2011, Savona, Teatro Chiabrera – NO CARBONE

[VIDEO]

Ing. Marco StefaninPerito e Consulente Ambientale

Gianfranco GervinoUniti Per La Salute – Savona

Flavio StasiNo Carbone Rossano – Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

No Carbone Civitavecchia

Fabrizio BianchiConsiglio Nazionale delle Ricerche

Appello da Brindisi

[STAMPA]

Un articolo completo di SavonaNews.it

[COMUNICATO]

In occasione dell’incontro pubblico promosso dall’associazione “Uniti per la salute” di Savona, si è di nuovo riunito il Coordinamento Nazionale Contro il Carbone che vede uniti i vari comitati, movimenti e associazioni di tutta Italia che operano attivamente nei territori di riferimento. E’ il caso di Brindisi, Tarquinia, Porto Tolle, Civitavecchia e Rossano che hanno partecipato al convegno per portare la propria esperienza a conoscenza della comunità savonese. Continue reading


A Gualdo Cattaneo come a Rossano nessuno vuole il carbone

Comunicato Congiunto

In qualità di portavoce del Comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo (PG) dichiaro che NESSUNA SOLLEVAZIONE da parte di cittadini o amministratori locali si è mai verificata in favore della permanenza sul territorio dell’impianto. Anzi, l’impianto è oggetto di contestazioni da parte di gruppi spontanei di cittadini e di comitati organizzati sul territorio, i quali NON DI RADO hanno ricevuto l’appoggio delle istituzioni locali nella propria opera di sensibilizzazione in merito ai danni ambientali ed economici che la presenza di un simile impianto causa al territorio. Al punto che il Comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo è stato, in passato, chiamato ad esprimere un rappresentante in seno alla Commissione Ambiente (amministrazione Giancarlini, 2004/2009). Continue reading


Si pensi allo sviluppo del territorio, non a speculare sul bisogno di lavoro

Rossano e la Calabria non hanno bisogno di centrali a carbone, ma di un piano di sviluppo che rilanci l’economia sulle basi dei bisogni della gente, e non sugli interessi di speculatori energetici.

Il carbone pulito non esiste, come dimostrato dai dati epidemiologici in Liguria, dai registri istituzionali europei a Brindisi, dalle sentenze delle procure di mezza Italia e dagli scandali che ruotano intorno ad Enel ed alle sue speculazioni, per esempio a Porto Tolle. Continue reading