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Avevamo Ragione. La discarica di Scala Coeli è senza autorizzazione.

 Cominci il riscatto del territorio.

Cariati, 24 Giugno 2012

Ad una settimana dalla riuscita manifestazione in difesa del territorio del 16 …Giugno, che chiedeva fra le altre cose la revoca dell’autorizzazione per la discarica di Scala Coeli, il Dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria ha attestato tutte le irregolarità che i movimenti territoriali hanno denunciato in questi mesi ed ha dato parere sfavorevole per la sanatoria sui lavori effettuati per la discarica.

Si tratta di un altro atto che testimonia quanto questa vicenda sia colma di abusi e ombre che i comitati territoriali, insieme ai sindaci interessati del comprensorio, stanno facendo emergere con mille difficoltà.

Si tratta di risultati che sottintendono una verità politica: la discarica di rifiuti speciali di Scala Coeli non risponde a nessuna esigenza del territorio, ma è il frutto della speculazione che regge il ciclo dei rifiuti calabrese. Si pensi che la Calabria smaltisce in discariche private il 7% dei rifiuti speciali dell’intera nazione, con introiti enormi da parte di questi fortunati proprietari di discariche. Continue reading


Commisario senza poteri. Lo diciamo da Gennaio!

Il Commissario per l’Emergenza Rifiuti in Calabria non ha più poteri
Lo diciamo da gennaio, lo ribadisce la Corte dei Conti, ma nessuno pare farci caso…

Gli atti emanati dall’Ufficio del Commissario per l’Emergenza Rifiuti in Calabria, dal primo gennaio 2012 in poi, sono da ritenersi illegittimi. È quanto più volte dichiarato dalla Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò” dopo la decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri di non prorogare l’Emergenza rifiuti in Calabria e quindi i poteri del Commissario.

Ora, anche la Corte dei Conti, Sez. Regionale di Controllo per la Calabria, si è pronunciata in merito, dichiarando nulle le ultime ordinanze emanate dal Commissario Delegato, Dott. Vincenzo Maria Speranza, il quale, a decorrere dal 1 gennaio 2012, risulta privo di ogni potere di agire in materia. È quanto emerge dalla decisione presa dai magistrati contabili con deliberazione n° 6 del 13.02.2012, dalla quale si può testualmente leggere “ (…) in considerazione del fatto che lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Calabria non è stato prorogato oltre il 31 dicembre 2011 con atto idoneo (…), il Commissario delegato, a decorrere dal 1 gennaio 2012, risulta privo del potere di agire in materia. (…) Conseguentemente, gli atti in esame sono da considerarsi “tamquam non essent”. Continue reading


Da Porto Tolle a Reggio Calabria, no al carbone.

tratto da il Manifesto del 30 Ottobre 2011

Le forze dell’ordine avevano tentato di spaventare cittadini e negozianti di Adria: domani state attenti, arrivano i no-carbone. Ma in molti nella cittadina veneta devono aver abbassato le serrande non per paura, ma per sfilare in corteo: migliaia di persone hanno riempito le strade fin dal primo pomeriggio per fermare il progetto del carbone a Porto Tolle.

Nello stesso giorno altre manifestazioni si sono tenute a Civitavecchia, a Brindisi, a Vado Ligure (SA), a Saline Joniche (RC). Non ci sono secessioni artificiali che tengono, dal profondo sud della Calabria alle pianure venete, a pochi mesi dal referendum sul nucleare, un popolo intero si è espresso chiaramente: basta carbone.

Dalle piazze collegate in tanti denunciano le conseguenze che la combustione del fossile avrebbe sulla salute. Tanti medici, ma anche semplici cittadini costretti a diventare esperti di medicina ed ingegneria, evidentemente con ottimi risultati.

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[Video] Campagna Referendaria


Bucita. Pretendiamo risposte.

Articolo de “la Gazzetta del Sud”, 4 Aprile 2011

Rifiuti radioattivi, cosa farà il Comune di fronte all’inquietante nuova emergenza? La discarica di Bucita non è dotata delle apparecchiature per rilevare materiali pericolosi, di Benigno Lepera

Rossano – Bucita, una contrada ferita, il cui territorio è stato irrimediabilmente compromesso e distrutto anche sul piano dell’immagine per la presenza di una megadiscarica (è diventata tale in seguito all’abbanco dei rifiuti di mezza Calabria, disposti dai vari commissari regionali per l’emergenza ambientale e da qualche mese esaurita) oggi ancora oltraggiata dalla presenza, in base a quanto emerso dalle indagini della Magistratura lametina, di rifiuti radioattivi, rinvenuti nei cassoni di spazzatura trasportata da Bucita a Pianopoli. Con queste amare constatazioni si è svolta ieri sera la riunione del “Comitato dei Cittadini contro le discariche di Bucita” con la partecipazione anche della Rete di Difesa del Territorio “Franco Nisticò”, convocata dalla presidente Bebè Cherubini, in seguito alla notizia del rinvenimento di elementi di radioattività nei rifiuti di Rossano lavorati a Bucita e da qui trasportati alla discarica di Pianopoli, per assumere le determinazioni che il caso comporta. E tra le determinazioni assunte e da realizzare nell’immediatezza, prima di rivolgersi al Prefetto e alla Regione, è stato ribadito in primo luogo lo stato di agitazione permanente. Inoltre si è deciso di chiedere immediatamente un incontro al sindaco della città e all’assessore all’ambiente per conoscere quali saranno le azioni che il Comune intende intraprendere per questo caso di cui si sono occupate le pagine nazionali. Nell’incontro con il primo cittadino il Comitato chiederà che si inoltri un esposto alla Magistratura per verificare come siano finiti nei cassoni dei rifiuti di Rossano provenienti da Bucita le sostanza radioattive e per svolgere indagini appropriate per appurare se vi sia anche qui la presenza di radioattività. Nelle more si chiederà alla Magistratura di chiudere la discarica anche perchè «non è dotata delle apparecchiature necessarie a rilevare eventuali elementi radioattivi». Continue reading