A Gualdo Cattaneo come a Rossano nessuno vuole il carbone

Comunicato Congiunto

In qualità di portavoce del Comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo (PG) dichiaro che NESSUNA SOLLEVAZIONE da parte di cittadini o amministratori locali si è mai verificata in favore della permanenza sul territorio dell’impianto. Anzi, l’impianto è oggetto di contestazioni da parte di gruppi spontanei di cittadini e di comitati organizzati sul territorio, i quali NON DI RADO hanno ricevuto l’appoggio delle istituzioni locali nella propria opera di sensibilizzazione in merito ai danni ambientali ed economici che la presenza di un simile impianto causa al territorio. Al punto che il Comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo è stato, in passato, chiamato ad esprimere un rappresentante in seno alla Commissione Ambiente (amministrazione Giancarlini, 2004/2009).

L’attuale sindaco Pensi, pur mantenendo una posizione più defilata rispetto al predecessore, ha comunque posto dei paletti ben chiari in sede di Commissione AIA.

Unica eccezione i sindacati confederali, ma quelli, si sa, non fanno testo in quanto – ben lungi dall’essere radicati sul territorio – assumono sistematicamente posizioni prettamente ideologiche che prescindono la realtà dei fatti. Anche da parte loro, comunque, nulla di più che il classico “ruggito del topo”: non se ne è accorto nessuno.

Quindi la smettano i vari YES-MEN delle lobby affaristiche di diffondere a mezzo stampa fandonie di vario tipo approfittando della sperata difficoltà di verifica delle fonti: siamo nell’era di internet, per cui persino una sciocchezza scritta a Cosenza può venire smascherata a Perugia.

Non ci meraviglia che persone le quali vedono nel carbone una via di sviluppo proiettata nel futuro abbiano difficoltà a rapportarsi con la modernità.

Concludiamo dicendo che, negli ultimi 200 anni, è progredito tutto tranne la concezione stessa del progresso, rimasta ancora ai tempi della Rivoluzione Industriale. Le condizioni critiche dello stato di salute del Pianeta stanno risvegliando lentamente le coscienze: i sedicenti “comitati per il SI al carbone”, semmai realmente esistenti, non sono altro che l’ultimo rimasuglio di un qualcosa che sta morendo, nella realtà concreta come nella mente delle persone.

Raoul Mantini

Portavoce Comitato per l’Ambiente – Gualdo Cattaneo

Coordinamento Nazionale No Carbone

A Rossano come a Gualdo Cattaneo, a Civitavecchia, a Brindisi, a Porto Tolle, nessuno vuole impianti a carbone. Il loro effetto dannoso per la salute e per l’economia dei territori è dimostrabile e, purtroppo, ampiamente sperimentato.

Inoltre non offrono nessuna prospettiva occupazionale valida, anzi: a regime, per esempio, la centrale di Rossano non offrirebbe neanche un posto di lavoro in più rispetto ad oggi; di contro la sibaritide ne perderebbe a migliaia nel campo dell’agricoltura, del turismo, della pesca, dello sviluppo eco-compatibile.

Nessuno li vuole, dicevamo, a parte qualche pseudo-sindacalista che, nel migliore dei casi, stufo di non far nulla per difendere i lavoratori e per migliorare le condizioni dei cittadini, si lancia in improbabili operazioni pro-padrone, quindi pro-carbone, come segretari generali insegnano.

Questi ed altri faccendieri stiano tranquilli: la popolazione della sibaritide non ha bisogno dei loro burocratizzati apparati per difendere il proprio territorio e la propria salute.

Flavio Stasi

Comitato No Carbone – Rossano

Coordinamento Nazionale No Carbone


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