26 Febbraio 2014 _ Nota
Replica all’intervista dell’Assessore Pugliano sul Quotidiano della Calabria del 26 Febbraio 2014, comparsa sulle pagine regionali il 28 Febbraio 2014
Partiamo dalle cose semplici: non so se lui, essendo Assessore Regionale, lo ha capito ma se nell’impianto di Rossano non si è conferito nelle scorse settimane è stato esclusivamente per la frana dell’unico impianto di smaltimento della Regione, Pianopoli. Le sue parole sono null’altro che una diffamazione non solo verso le istituzioni locali, ma verso i comitati e tutta la città. Del resto se una discarica frana sistematicamente è perché chi l’ha autorizzata si è tappato occhi, orecchie e naso e fino a prova contraria è lui ad essere responsabile politico del settore, sia come Assessore che come ex sub-commissario.
E poi che lui stia investendo soldi nel sistema pubblico e non sui privati è un falso da ogni punto di vista.
Intanto col bando per lo smaltimento di rifiuti all’estero sta regalando 180 milioni di euro dei calabresi ai privati, che diventeranno magari 360 o 540.
Poi per “uscire dall’emergenza” che lui stesso ha creato con l’inefficienza del suo assessorato, vuole aprire nuove discariche o ampliare quelle esistenti. Pubbliche? Macchè, tutte private. Quella di Scala Coeli, mai aperta per numerose difformità, quella di Celico e sta andando avanti anche il raddoppio di Pianopoli. Ma chi vuole prendere in giro? Al momento le opposizioni sono solo alle discariche private che lui dice di voler escludere.
Senza dimenticare che è stata recentemente approvata in Consiglio Regionale una legge che autorizza, come quando c’era il commissariamento d’emergenza, l’utilizzo di impianti di trattamento e smaltimento privati, cioè sta regalando la Calabria, i suoi soldi ed i suoi territori, a quella schiatta di ditte private che governano più o meno velatamente il ciclo dei rifiuti calabresi tra discariche e trasporti.
Ed è l’ora di finirla con questo stucchevole odio territoriale verso la provincia di Cosenza, odio basato su dati falsi e spinto da qualche sindaco in vista del Catanzarese che vuole accalappiarsi voti sotto casa.
Rossano ha un impianto di trattamento regionale e due discariche che, come Crotone ed il Catanzarese, hanno ricevuto per anni i rifiuti di tutta la Calabria. Se Pugliano non lo sa, si informasse.
Ed il “premio” della Regione per il territorio quale è stato? Un disastro ambientale nella discarica pubblica, proprio di proprietà della Regione, senza ancora nessuna messa in sicurezza e bonifica in vista. E poi: dove verranno scaricate le 750 tonnellate di rifiuti tal quale da spedire all’estero? Ovviamente tra Rossano e Corigliano, cioè nell’unica area della provincia che ha concesso impianto e discarica. Se questa è la “premialità”, che si aspetta dai territori, il tappeto rosso?
Sul nuovo piano siamo ancora in attesa di un’audizione come si fa in tutte le regioni normali e civili.
Ma come si fa a parlare di “filiera corta” (obbligo delle normative europee) mentre si finanziano mega-impianti da 180.000 tonnellate come quello di Bisignano? Con la densità abitativa della Calabria, un impianto di questo tipo significa un bel regalo indovinate a chi? Ai privati che gestiscono i trasporti.
Ora, fatta un po’ di chiarezza, se l’Assessore vuole togliere il business dei rifiuti dalle mani dei privati non solo non troverà nessuna opposizione, ma possiamo sederci ad un tavolo e fare qualche centinaia di proposte, con piccoli impianti di recupero materia e compostaggio lungo tutta la regione su cui i sindaci farebbero a gara. Per ora l’Assessore si sta limitando a prendere decisioni unilaterali, regalare soldi ai privati e dire l’esatto contrario.
Flavio Stasi
Referente Regionale Legge Rifiuti Zero
stasi.rifiutizero@gmail.com