Replica alle dichiarazioni del Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.
Se c’è qualcuno che in Calabria ha passato il limite sulla questione rifiuti e lo ha fatto ripetutamente, questi sono gli amministratori “distratti” come il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, i quali piuttosto di preoccuparsi per la realizzazione della raccolta differenziata, unica via d’uscita da questa situazione atavica, cercano di innescare guerre tra territori dividendo la popolazione.
Proprio Abramo, in virtù della sua longeva carriera politica e degli autorevoli ruoli che ha ricoperto, con preciso riferimento a quando era presidente della Sorical e gestiva insieme a Veolia le acque regionali (con risultati quanto meno discutibili), dovrebbe riconoscere che il modello adottato dalla Regione Calabria tanti anni fa e che lui continua a sostenere, quello basato su discariche private ed inceneritori, è definitivamente fallito ed è costato ai calabresi circa due miliardi di euro di cassa oltre che il sacrificio di interi territori dal valore inestimabile.
È evidente che dividere le comunità e promuovere nuove discariche rappresenti l’unica possibilità per cercare di nascondere, almeno per qualche altro mese, le responsabilità di una intera classe dirigente, a partire dal Governatore Scopelliti e dall’assessore Pugliano passando per i sindaci delle maggiori città calabresi, che non è stata in grado o non ha avuto la volontà di realizzare un ciclo dei rifiuti quanto meno logico e razionale. Continue reading