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Ciao Lorenzo, e scusaci.

lorenzo-ilva-800Sembrerà strano ma io non sono ambientalista.

Tutte le volte che ho lottato, insieme ad altri, contro una discarica, un impianto inquinante, una legge indecente, tutte le volte che ho chiesto verifiche, controlli, indagini, non l’ho fatto per ambientalismo. Tutte quelle volte qualcuno mi ha chiamato ambientalista e mi ha detto “tu sei contro il progresso”. Ma il progresso è miglioramento ed un tumore a tre mesi non lo è.

Lorenzo ci ha lasciato, ma sono certo che qualche bambino, proprio grazie a quelle battaglie, continuerà a gironzolare per le strade, diventerà adulto e poi anziano. C’è ancora tanto lavoro da fare, tantissimo, ma questo pensiero mi rincuora e se mai avessi avuto dubbi, ora ne ho ancor di meno.

A te, Lorè, ti chiediamo scusa perché siamo stati incapaci di difendere te e la tua famiglia, e non come ambientalisti o attivisti e neanche come cittadini. Ti chiediamo scusa come Uomini.

Flavio Stasi

Muore Lorenzo, bimbo simbolo dramma Ilva – Primopiano – Ansa.it


Pugliano? Lui sta svendendo la Calabria ai privati.

pugliano-assessore26 Febbraio 2014 _ Nota

Replica all’intervista dell’Assessore Pugliano sul Quotidiano della Calabria del 26 Febbraio 2014, comparsa sulle pagine regionali il 28 Febbraio 2014

Partiamo dalle cose semplici: non so se lui, essendo Assessore Regionale, lo ha capito ma se nell’impianto di Rossano non si è conferito nelle scorse settimane è stato esclusivamente per la frana dell’unico impianto di smaltimento della Regione, Pianopoli. Le sue parole sono null’altro che una diffamazione non solo verso le istituzioni locali, ma verso i comitati e tutta la città. Del resto se una discarica frana sistematicamente è perché chi l’ha autorizzata si è tappato occhi, orecchie e naso e fino a prova contraria è lui ad essere responsabile politico del settore, sia come Assessore che come ex sub-commissario.

E poi che lui stia investendo soldi nel sistema pubblico e non sui privati è un falso da ogni punto di vista.

Intanto col bando per lo smaltimento di rifiuti all’estero sta regalando 180 milioni di euro dei calabresi ai privati, che diventeranno magari 360 o 540.

Poi per “uscire dall’emergenza” che lui stesso ha creato con l’inefficienza del suo assessorato, vuole aprire nuove discariche o ampliare quelle esistenti. Pubbliche? Macchè, tutte private. Quella di Scala Coeli, mai aperta per numerose difformità, quella di Celico e sta andando avanti anche il raddoppio di Pianopoli. Ma chi vuole prendere in giro? Al momento le opposizioni sono solo alle discariche private che lui dice di voler escludere.

Senza dimenticare che è stata recentemente approvata in Consiglio Regionale una legge che autorizza, come quando c’era il commissariamento d’emergenza, l’utilizzo di impianti di trattamento e smaltimento privati, cioè sta regalando la Calabria, i suoi soldi ed i suoi territori, a quella schiatta di ditte private che governano più o meno velatamente il ciclo dei rifiuti calabresi tra discariche e trasporti.

Ed è l’ora di finirla con questo stucchevole odio territoriale verso la provincia di Cosenza, odio basato su dati falsi e spinto da qualche sindaco in vista del Catanzarese che vuole accalappiarsi voti sotto casa.

Rossano ha un impianto di trattamento regionale e due discariche che, come Crotone ed il Catanzarese, hanno ricevuto per anni i rifiuti di tutta la Calabria. Se Pugliano non lo sa, si informasse.

Ed il “premio” della Regione per il territorio quale è stato? Un disastro ambientale nella discarica pubblica, proprio di proprietà della Regione, senza ancora nessuna messa in sicurezza e bonifica in vista. E poi: dove verranno scaricate le 750 tonnellate di rifiuti tal quale da spedire all’estero? Ovviamente tra Rossano e Corigliano, cioè nell’unica area della provincia che ha concesso impianto e discarica. Se questa è la “premialità”, che si aspetta dai territori, il tappeto rosso?

Sul nuovo piano siamo ancora in attesa di un’audizione come si fa in tutte le regioni normali e civili.

Ma come si fa a parlare di “filiera corta” (obbligo delle normative europee) mentre si finanziano mega-impianti da 180.000 tonnellate come quello di Bisignano? Con la densità abitativa della Calabria, un impianto di questo tipo significa un bel regalo indovinate a chi? Ai privati che gestiscono i trasporti.

Ora, fatta un po’ di chiarezza, se l’Assessore vuole togliere il business dei rifiuti dalle mani dei privati non solo non troverà nessuna opposizione, ma possiamo sederci ad un tavolo e fare qualche centinaia di proposte, con piccoli impianti di recupero materia e compostaggio lungo tutta la regione su cui i sindaci farebbero a gara. Per ora l’Assessore si sta limitando a prendere decisioni unilaterali, regalare soldi ai privati e dire l’esatto contrario.

Flavio Stasi

Referente Regionale Legge Rifiuti Zero

stasi.rifiutizero@gmail.com


[FOTO] 16 Novembre, Paola. Da 16 anni d’emergenza a RIFIUTI ZERO

Una splendida iniziativa, organizzata dall’Arci “Piera Bruno” e dall’ass. Sabina Sganga, con Rossano Ercolini, vincitore del premio internazionale per l’ambiente Goldman Enrivonmental Prize 2013. Ecco un po di foto.

 


7 Luglio, Aiello Calabro: Ambiente Bene Comune

Dibattito trasversale sui Beni Comuni: Rifiuti, Acqua, Bonifiche… e ancora…  le ‘ndrine e le responsabilità politiche…

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29 giugno a Praia a Mare: La Calabria non è una pattumiera

L’emergenza rifiuti, la salute dei cittadini, l’urgenza delle bonifiche, il caso Marlane… e poi ancora… la ndrangheta e le responsabilità politiche.

Foto dell’iniziativa:1

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15 Giugno, Incontro al circolo ARCI di Paola(CS) per parlare di “Rifiuti Zero” e non solo

Si discute e si raccolgono firme anche a Paola e non si può affrontare la tematica dei rifiuti senza parlare di ndrangheta e di responsabilità politiche… Ecco qualche foto dell’iniziativa…

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15 Settembre. Manifestazioni nelle stazioni dello Ionio. Scenari per cittadini qualsiasi.

15 settembre. La presa del treno perduto – atto I. Mobilitazione per la mobilità pubblica sullo ionio.

L’I.A.S.I.I. (Istituto di Antropologia Sociale Ionico Inventato), dopo giornate di inchiesta e dopo una ricerca finanziata dalla Fondazione Frisch E Pic, visto che lo stato aveva tagliato i fondi, ha tracciato i possibili profili di reazione rispetto alla manifestazione del 15 Settembre sulla costa ionica. Ecco i risultati.

Scenario 1, ionico sdrammatizzatore

Giovane cittadina/o: “Mamma, esco”.

Madre: “Addu va, gioia?”

G.C.: “C’è na manifestazione e Terra e Popolo. Vaj occup u tren”

M.:”Pecchì? Passan ancora i tren!?”

Scenario 2, ionico importante

Giovane cittadina/o: “Mamma, esco”.

Madre: “Addu va, gioia?”

G.C.: “C’è na manifestazione e Terra e Popolo. Vaj occup u tren”

M.:”Ma si pacc?! Guarda ca part è un e chidd ca i tren l’ha fatt cacciar pe si fricar i sord! Un t movr e intr!!”

Scenario 3, ionico, e basta.

Giovane cittadina/o: “Mamma, esco”.

Madre: “Addu va, gioia?”

G.C.: “C’è na manifestazione e Terra e Popolo. Vaj occup u tren”

M.:”A si, chidd erù far west! Aspè ca vegn pur ij!”

 

Comunque vada, va fatto.

 


E-state in discarica. Bloccate le discariche di Alli e Pianopoli.

La Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò” ha posto in atto dei presidi, con conseguenti blocchi presso le discariche di Pianopoli ed Alli. Al momento risulta ancora in atto il blocco a Pianopoli: oggi si intende ribadire con forza la necessita di individuare risposte diverse, rispetto alle discariche, per ottenere soluzioni virtuose nella gestione del problema dei rifiuti. Per rispettare il territorio, difendere la salute dei cittadini e preservare le nostre risorse naturali.

ORE 10.30
Alle 10:30 del 16 agosto, dopo circa dieci ore di presidio delle discariche di Alli e Pianopoli, i cittadini e gli attivisti della RDT F. Nistico’ hanno deciso di smobilitare avendo constatato il verificarsi puntuale di quanto paventato nel lancio delle iniziative. Una gestione pericolosa quanto errata dei rifiuti solidi urbani, lo sversamento in discarica del tal quale in spregio della normativa comunitaria, i danni prodotti dal trasporto dannoso e per certi versi illegale dei rifiuti, con perdita di percolato e la abnorme concentrazione di conferimenti sostanzialmente in un unico sito, attestano il fallimento della gestione commissariale in Calabria. Dopo aver segnalato tutto cio’ ai mass media ed agli organi competenti, si e’ deciso di continuare a richiedere la chiusura delle pericolose discariche attive sul territorio calabrese, una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti e la fine della gestione emergenziale.

ORE 09.20
Durante il blocco in atto, i cittadini che hanno risposto all’appello lanciato dalla RDT hanno potuto verificare che alcuni camion carichi di rifiuti rilasciavano incredibili quantita’ di liquami nauseabondi. Questo fa presupporre che i mezzi in questione certamente non sono adeguati alle normative vigenti in materia.

ORE 09.10
Bloccato completamente il traffico dei camion diretti alla discarica. Uno di essi perde copiosamente percolato. Continue reading


Il 16 Giugno è stata una giornata storica.

Video, Foto, Rassegna Stampa, Comunicato Finale della Manifestazione del 16 Giugno a Cariati [..in aggiornamento..]

[RASSEGNA VIDEO]

SERVIZIO RAI

SERVIZIO CARIATIWEB.IT

SERVIZIO CARIATIVACANZEALMARE.IT

[COMUNICATO FINALE]

Il borgo marinaro di Cariati, città simbolo dell’abbandono che accomuna un intero territorio, è stata teatro di un momento storico: la manifestazione del 16 Giugno in difesa del territorio e del diritto alla salute ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini provenienti da tutto il comprensorio e tutta la regione. Continue reading


Dalla Sanità ai rifiuti, la “coda di paglia” della classe dirigente

Rossano, 21 Giugno 2012

I castelli di sabbia del centro-destra locale si sciolgono, dopo anni di profonda inadeguatezza, in goffi interventi dei propri esponenti che oscillano tra vuota propaganda e deliri di onnipotenza.

Avevamo già registrato con favore gli interventi che invitavano a non aderire alla manifestazione del 16 Giugno sul tema dei rifiuti e della sanità, in virtù del senso di responsabilità. Riteniamo che la miglior risposta sia stata la piazza, ma alcuni dei concetti contenuti in quegli interventi meritano risposta, non per correttezza dei contenuti, quanto per l’imbarazzo che questi generano. Continue reading