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Rifiuti: Appello ai sindaci del sistema “Calabria Sud”: non permettete la speculazione sull’emergenza.

Come sempre l’emergenza rifiuti in Calabria è un mistero. Non è mai ben chiaro quando inizia e quando finisce, ma sopratutto perché. A volte si dice sia a causa delle masse turistiche (qualcuno le ha viste?) altre volte invece basta un bullone.

La verità è che dietro il ciclo dei rifiuti, ormai da decenni a questa parte, non esiste un’idea di servizio pubblico: tutto è in mano alla speculazione. Un business che vale miliardi di euro e che spesso, documenta la commissione parlamentare d’inchiesta, è in mano alle cosche criminali.

Veolia, multinazionale francese che oltre ad essere proprietaria della nostra acqua gestisce gli impianti di trattamento dei rifiuti del comprensorio denominato “Calabria Sud”, l’11 Novembre lascerà la nostra terra lasciandoci anni di schifezze ed inefficienze e portando con se 41 milioni di euro di soldi nostri grazie alla inadeguatezza di questa classe dirigente regionale. L’11 Novembre, dunque, quegli impianti torneranno in mano al “sistema di potere non estraneo ad interessi politico-malavitosi” che è il Commissariamento all’Emergenza Ambientale. Continue reading


Il sindaco cerca la polemica. Noi restiamo ai fatti ed ai suggerimenti.

Non capiamo per quale ragione il Sindaco di Rossano si sia avventato contro di noi, ci spiace che il primo cittadino di un centro importante come Rossano non abbia la lucidità di distinguere le critiche dai suggerimenti. Ad ogni modo è doveroso fare alcune precisazioni. Se il fallimento del commissariamento è fatto arcinoto, è perchè la RDT nel 2011 ha organizzato una decina di manifestazioni in tutta la regione esclusivamente su questo argomento, tra cui quella finale a Crotone con la partecipazione di più di 5000 persone tra cui un centinaio di cittadini di Rossano e del circondario organizzati con pullman. Prima di allora pochissime forze politiche e sociali avevano posto il problema del commissariamento, e questo è già una risposta agli aggettivi usati dal Sindaco. Grazie a questa mobilitazione oggi il commissario è una figura in via di superamento ed recepisce uno stipendio molto meno ricco.

Non volevamo parlare di responsabilità, ma giacchè il Sindaco sembra tenerci, quando parla di fallimento del commissario dovrebbe ricordare che negli anni di amministrazione regionale del suo partito, la giunta della sua parte politica, al pari del centro-sinistra, ha chiesto ed ottenuto la proroga insensata di questo istituto, e l’ha gestita in maniera fallimentare. Arcinoto è il fallimento, dunque, ed arcinote le responsabilità profonde della classe dirigente. Continue reading


L’emergenza non sia un’arma per la speculazione

Quanto scritto dal sindaco di Rossano in queste ore è molto grave. Cavalcare l’emergenza per favorire nuovi scempi inutili come le discariche è da tempo un’abitudine pessima della nostra classe dirigente.

Il sistema dei rifiuti calabrese è un fallimento totale, e per risollevarlo non servono misure d’emergenza, ma è necessario cambiare modello, iniziando a togliere alla speculazione privata, non estranea ad infiltrazioni criminali, la gestione pressoché totale degli impianti.

Si potrebbe partire proprio da Rossano: il comune bizantino e quelli del circondario, piuttosto che caldeggiare altre discariche private, acquisiscano l’impianto abbandonato dalla multinazionale Veolià ed inizino a dare vita ad un ciclo dei rifiuti pubblico finalizzato al riciclo ed al riutilizzo.

Tutte le altre soluzioni servono solo a favorire la speculazione, ed a questo la società civile si opporrà fermamente.

Rete per la difesa del Territorio “Franco Nisticò”


Pugliano scarica sui calabresi le proprie responsabilità

Gli chiediamo, per l’ennessima volta, di dimettersi per il bene della nostra terra.

Comunicato della Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò” del 31 Agosto 2012, in relazione all’intervento dell’Assessore Regionale all’Ambiente Franco Pugliano.

Abbiamo già avuto modo di commentare la scandalosa difesa degli interessi privati da parte dell’assessore regionale Pugliano per quanto riguarda la presunta discarica di Scala Coeli, difesa che continua a spada tratta e nell’assoluta mancanza di rispetto del suo ruolo, di quello dei sindaci e delle comunità che dovrebbe rappresentare.

Il suo ulteriore intervento ci induce ad altre riflessioni, purtroppo non meno sgomente.

Probabilmente l’assessore crede che i calabresi siano un branco di deficienti da poter impressionare con la classica domanda “dove la mettiamo l’immondizia?” oppure con lo scarica barile di chi vuol far credere che la responsabilità non è della classe politica, ma dei cittadini, addirittura facendo distinzioni fra cosentini e non cosentini. Continue reading


Pugliano renda conto ai cittadini, non agli speculatori.

La discarica di Scala Coeli sarebbe l’ennesimo insulto al territorio

Comunicato della Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò” del 29 Agosto 2012, in relazione alle dichiarazioni dell’Assessore Regionale all’Ambiente Franco Pugliano.

L’atteggiamento tenuto dall’Assessore Regionale all’Ambiente, Pugliano, nei confronti della discarica di Scala Coeli e del nostro territorio lascia sgomenti.

Ricordiamo che l’ass. Pugliano è lo stesso che qualche mese fa implorò il Ministro Clini di farsi portavoce col premier Monti affinchè rinnovi per il quindicesimo anno il Commissariamento all’emergenza ambientale in Calabria, ovvero quell’istituto che attesta la sua incapacità nella gestione del ciclo dei rifiuti.

Oggi Pugliano paventa la possibilità di apertura della discarica di Scala Coeli motivandola con l’obbligo della regione ad evitare le perdite dell’azienda proprietaria. Si tratta, senza mezzi termini, della riprova di come la regione, l’assessorato all’ambiente e l’ufficio del commissario non siano istituzioni al servizio dei cittadini, bensì strumenti nelle mani degli speculatori.

Ricordiamo che la discarica di Scala Coeli è una discarica privata costruita nel mancato rispetto di numerose norme e con numerosi abusi nei confronti dei diritti della collettività, delle istituzioni locali e della proprietà privata. Ricordiamo che la Discarica di Scala Coeli è una discarica di rifiuti speciali, quando la Calabria smaltisce già il 7% dei rifiuti speciali dell’intera nazione pur producendone circa l’1%.

Ricordiamo che la Discarica di Scala Coeli è situata nel mezzo della splendida valle del Nicà, un sito di importanza economica e storica per il nostro territorio, e che l’agricoltura ed il turismo, vere leve della nostra già fragile economia, ne verrebbero mortalmente colpite. Continue reading


L’industria che piace alla classe politica incapace

Contributo comparso sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria del 25 Giugno 2012.

di Flavio Stasi

La crisi avanza e lungo il territorio rispuntano i progetti di mostri inquinanti come la centrale a carbone di Saline Joniche. Il vento fetido della speculazione, che spira da Roma e arriva fino allo stretto, passando sembra aver risvegliato anche qualche parassitario appetito bizantino: a Rossano qualcuno torna sul progetto di riconversione.

Inutile tornare sugli aspetti sanitari, tecnici, politici, economici del combustibile fossile: qualsiasi sia il punto di vista da dove lo si guarda, quella del carbone è una semplice follia, dettata da interessi di multinazionali e di una cricca di sciacalli locali, da chi vende il terreno dove si costruirà la centrale a chi gestirà una parte di posti di lavoro in cambio di voti o deleghe sindacali. Questa è storia della nostra regione.

Ma se certe proposte indecenti meritano spazio su un quotidiano è per un’altra ragione.

Una classe politica accorta e assennata mirerebbe alla valorizzazione del territorio, a dare inizio ad uno sviluppo regionale e locale che crei posti di lavoro migliorando la qualità della vita dei calabresi, che sfrutti le risorse naturali e storiche della nostra regione. Una classe politica che sia in grado quindi di programmare senza pregiudizi e scadenze, che coinvolga le comunità nelle scelte che la riguardano, che si basi sui dati reali, economici e storici della nostra regione e soprattutto che sia in grado di pianificare a lungo termine. La classe politica che non abbiamo mai avuto, con prove inconfutabili. Continue reading


Avevamo Ragione. La discarica di Scala Coeli è senza autorizzazione.

 Cominci il riscatto del territorio.

Cariati, 24 Giugno 2012

Ad una settimana dalla riuscita manifestazione in difesa del territorio del 16 …Giugno, che chiedeva fra le altre cose la revoca dell’autorizzazione per la discarica di Scala Coeli, il Dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria ha attestato tutte le irregolarità che i movimenti territoriali hanno denunciato in questi mesi ed ha dato parere sfavorevole per la sanatoria sui lavori effettuati per la discarica.

Si tratta di un altro atto che testimonia quanto questa vicenda sia colma di abusi e ombre che i comitati territoriali, insieme ai sindaci interessati del comprensorio, stanno facendo emergere con mille difficoltà.

Si tratta di risultati che sottintendono una verità politica: la discarica di rifiuti speciali di Scala Coeli non risponde a nessuna esigenza del territorio, ma è il frutto della speculazione che regge il ciclo dei rifiuti calabrese. Si pensi che la Calabria smaltisce in discariche private il 7% dei rifiuti speciali dell’intera nazione, con introiti enormi da parte di questi fortunati proprietari di discariche. Continue reading


Inquinamento di mare e fiumare: un problema di controllo e di collusione.

Il sequestro dei giorni scorsi da parte della Guardia Costiera, di un’azienda olearia che scaricava liberamente in mare, mette in evidenza una problematica molto più profonda che riguarda da vicino la nostra città.

È decisamente lontano dalla realtà chi pensa che, a scaricare i residui del proprio ciclo produttivo nei torrenti e nel mare, sia solo una sporadica ed isolata azienda. L’avvistamento di macchie o spume malevole nei nostri bacini idrici è sostanzialmente quotidiano, e diffusissima è la pratica di scarico nelle fogne, o addirittura nelle fiumare, di sostanze pericolose che andrebbero smaltite con processi specifici. A nulla servono le decine di segnalazioni che diligenti cittadini effettuano nei confronti delle autorità competenti.

Questo, in primo luogo, provoca un danno ambientale e sanitario enorme. Secondariamente devasta la nostra economia fungendo da deterrente per il turismo e danneggiando quelle poche imprese che invece rispettano le norme accollandosi costi maggiori. Continue reading


Bene lo sfogo dei sindaci, ma si passi ai fatti.

Massimo confronto sulle soluzioni reali del problema.

La nota del Sindaco di Pietrapaola sui rifiuti rappresenta uno sfogo del tutto comprensibile vista la situazione disastrosa in cui verte il sistema regionale. Precisiamo che non c’è stata alcuna aggressione nei confronti dei Sindaci da parte nostra, come dimostrato dal dialogo che stiamo avendo in questi mesi con buona parte degli amministratori.

Probabilmente Ventura si riferisce alla constatazione di fatto di un ciclo dei rifiuti regionale basato sulle speculazioni private, in cui le numerose Commissioni Parlamentari d’Inchiesta hanno accertato la forte presenza ‘ndranghetista e la collusione di parte delle istituzioni, ecco perché invitiamo il Sindaco ad unirsi nella battaglia contro chi questo sistema lo ha realizzato e continua ad alimentarlo con soldi pubblici. Crediamo sia opportuno non farne una battaglia di schieramento, anche perché la competenza dei rifiuti ricade sulle Giunte Regionali e su relativi commissari, e negli ultimi vent’anni queste sono state di qualsiasi colore, ovvero designate dagli stessi partiti di appartenenza dei nostri amministratori.

Crediamo poi che la nota del sindaco, riportando l’espressione “tangenti legalizzate” senza il corretto riferimento alle royalties, invochi una spiegazione esplicita che forniamo senza alcuna polemica. Continue reading


Salta un bullone ed il ciclo dei rifiuti regionale salta. Merito della classe politica.

Quattordici anni di Commissariamento per l’Emergenza Ambientale, poteri speciali in grado di agire in deroga alle norme di tutela della salute e del paesaggio, oltre un miliardo e mezzo di euro di soldi pubblici spesi, nuove discariche private e allargamenti di quelle già esistenti, migliaia e migliaia di parole spese da parte di Governatori, Assessori Regionali, Commissari e Sindaci: nonostante tutto questo, se salta un bullone ad un impianto, le nostre strade tornano puntualmente colme di sacchi di spazzatura.

Questo è il significato di quanto sta accadendo in questi giorni: nei rifiuti ammassati lungo tutta la sibaritide si esprime il fallimento della classe politica che in questi anni ha gestito, tanto a livello regionale quanto a livello locale, i rifiuti come una carta di credito pagata dai cittadini per riempire di soldi le aziende amiche.

Questo è il risultato di un ciclo dei rifiuti scriteriato che non risponde agli interessi delle comunità, che si basa su impianti e gestioni private e non pubbliche, che è stato caldeggiato da numerosi amministratori per le ricche royalties concesse ai comuni, praticamente tangenti legalizzate con cui i sindaci svendono terra e salute.

Questa è l’imbarazzante conseguenza di 14 anni di commissariamento, gestito in perfetta alternanza fra centro-destra e centro-sinistra, che spesso ha visto direttamente i Governatori fungere da commissari e che aveva un solo obiettivo: avviare la raccolta differenziata. La Calabria nella classifica della raccolta differenziata è all’ultimo posto in Italia. Continue reading