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Nessuna deroga alla volontà del territorio

Alla faccia della responsabilità nazionale, con la pressione dei mercati alle stelle e milioni di cittadini col fiato sospeso, il governo inserisce nella finanziaria una norma appositamente per il carbone, che nulla ha a che vedere col debito pubblico, con la borsa, con la stabilità del paese ed il suo sviluppo, anzi. Annunciando la pubblicazione del documento “Finanziaria di lacrime, sangue e carbone” denunciamo l’ennesimo tentativo di Enel e del Governo di agire in deroga alle norme democratiche, di tutela della salute, dell’ambiente e dell’economia dei territori. È l’ennesimo tentativo di scavalcare tutte le istituzioni e le istanze territoriali del territorio, a partire dalle associazioni del turismo, dell’agricoltura, della pesca, fino alla Provincia ed al Consiglio Regionale. Si intende calare dall’alto un altro disastro per l’economia e lo sviluppo della sibaritide.

Quello che speculatori energetici e faccendieri di governo non hanno capito è che si può agire in deroga alle norme, ma non alla volontà popolare. I cittadini del nostro territorio hanno già pagato per quarant’anni, con la propria salute e la propria economia, le speculazioni di predatori dell’energia e le inadeguatezze della classe politica: non abbiamo nessuna intenzione di pagare ancora. Anzi, viste le promesse mai mantenute riteniamo sia giunto il momento di incassare, per cui Enel e Governi pensino alla bonifica del territorio, alla tutela dei lavoratori dell’impianto e dell’indotto, nonché alle infrastrutture ad alle indagini epidemiologiche, dati i dati allarmanti, per comprendere quali danni hanno portato centrale ed elettrodotto ai cittadini.

Flavio Stasi

Coordinamento Nazionale No Carbone – CNNC

Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò” – RDT

 

Allegato: [Documento] Finanziaria di lacrime, sangue..e carbone

 


Finanziaria di lacrime, sangue..e carbone

Il paese è in crisi e il governo, mentre si appella alla responsabilità, tutela Enel Spa, principessa della speculazione.

 

di Flavio Stasi

(http://resistente.noblogs.org)

 

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INDICE

1. Questione di responsabilità nazionale

2. Enel e Governo: storia di una violazione continua

3. Cosa prevede la Finanziaria 2011?

4. Questa norma può riguardare la centrale di Rossano?

5. Conclusioni: gli speculatori hanno amici nei governi, ma non sui territori

Appendice A: Riferimenti Legilsativi

 

Questione di responsabilità nazionale

Sono giorni concitati per l’economia italiana. La speculazione dei mercati in atto sta mettendo a dura prova il sistema economico e bancario del paese, e lo stress finanziario contagia i titoli in borsa in pesante ribasso. Si potrebbe disquisire per mesi a proposito della modalità con cui il mercato finanziario, in regime liberista, fa tremare milioni di famiglie e cittadini dei ceti bassi e medi, senza che questi abbiano fatto nulla se non lavorare duramente e quotidianamente per il proprio sostentamento alle condizioni imposte dal mercato stesso.

Fatto sta che il disequilibrio finanziario di queste settimane ha imposto una manovra che si avvalerà, tipicamente, di sacrifici della popolazione: dalla sanità (ticket) ai lavoratori del pubblico impiego (blocco dei contratti), dagli enti locali (tagli a comuni, provincie, regioni) alle pensioni (innalzamento dell’età pensionabile). In un clima frenetico ed impaurito, con i mercati fuori controllo, il fiato del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea sul collo, in sole otto ore di discussione alla camera, agevolata anche dalla cosiddetta “opposizione”, si è approvata una finanziaria record da 70 miliardi di euro. Il Governo ha dunque fatto appello al senso di responsabilità, in una situazione drammatica ed emergenziale, per limitare al minimo polemiche e discussioni. Anche il Presidente della Repubblica si è appellato alla politica ed addirittura alla stampa, per mantenere un atteggiamento responsabile a tutela della stabilità nazionale.

Ed in questo clima di solenne responsabilità il Governo decide di inserire, tra una misura di austerità e l’altra, una norma scritta appositamente per gli interessi di Enel Spa (per intenderci non una società pubblica ma una multinazionale che fattura 5 miliardi di euro l’anno) e che danneggia territori ed il settore delle fonti rinnovabili. Continue reading


Sventati carbone e nucleare, ora pensiamo allo sviluppo del territorio

Grazie all’impegno di tutti gli italiani, la Sibaritide ha sventato un altro colpo fatale per il proprio territorio: non tutti lo sanno, infatti, ma uno dei siti individuati per la costruzione di impianti nucleari era proprio la foce del Crati, a pochi chilometri dallo scempio di Sant’Irene. Il messaggio che in questi mesi i comitati territoriali e referendari hanno lanciato è chiaro: i cittadini non vogliono più pagare con la propria salute ed il proprio portafogli le speculazioni di multinazionali e di una classe dirigente inadeguata.

Oggi, del tutto incoerentemente, quasi tutti stanno provando a salire sul carro dei vincitori, ma questa è una vittoria dei cittadini e dei comitati popolari, la cui azione non si esaurirà nelle urne, così come non è iniziata con la campagna referendaria. Il nostro territorio è ancora tormentato da molti problemi che ne impediscono lo sviluppo: i falchi Enel sono sempre pronti a rifilare alle popolazioni del mezzogiorno le tecnologie più obsolete facendo leva sul ricatto del lavoro, mentre il sistema dei rifiuti al collasso tiene le nostre contrade ostaggio di discariche e impianti inutili. Continue reading


18 Febbraio 2011, Savona, Teatro Chiabrera – NO CARBONE

[VIDEO]

Ing. Marco StefaninPerito e Consulente Ambientale

Gianfranco GervinoUniti Per La Salute – Savona

Flavio StasiNo Carbone Rossano – Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

No Carbone Civitavecchia

Fabrizio BianchiConsiglio Nazionale delle Ricerche

Appello da Brindisi

[STAMPA]

Un articolo completo di SavonaNews.it

[COMUNICATO]

In occasione dell’incontro pubblico promosso dall’associazione “Uniti per la salute” di Savona, si è di nuovo riunito il Coordinamento Nazionale Contro il Carbone che vede uniti i vari comitati, movimenti e associazioni di tutta Italia che operano attivamente nei territori di riferimento. E’ il caso di Brindisi, Tarquinia, Porto Tolle, Civitavecchia e Rossano che hanno partecipato al convegno per portare la propria esperienza a conoscenza della comunità savonese. Continue reading


A Gualdo Cattaneo come a Rossano nessuno vuole il carbone

Comunicato Congiunto

In qualità di portavoce del Comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo (PG) dichiaro che NESSUNA SOLLEVAZIONE da parte di cittadini o amministratori locali si è mai verificata in favore della permanenza sul territorio dell’impianto. Anzi, l’impianto è oggetto di contestazioni da parte di gruppi spontanei di cittadini e di comitati organizzati sul territorio, i quali NON DI RADO hanno ricevuto l’appoggio delle istituzioni locali nella propria opera di sensibilizzazione in merito ai danni ambientali ed economici che la presenza di un simile impianto causa al territorio. Al punto che il Comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo è stato, in passato, chiamato ad esprimere un rappresentante in seno alla Commissione Ambiente (amministrazione Giancarlini, 2004/2009). Continue reading


La vittoria contro il carbone è solo un punto di partenza

Abbiamo atteso qualche ora prima di esprimere nuovamente soddisfazione per un risultato politico epocale per il territorio calabrese: il no al carbone della Regione.

Abbiamo atteso perché è sempre interessante, dopo mesi di difficile lavoro, osservare il salto generale sul carro dei vincitori. Osservare le reazioni di chi, almeno a parole, in questa vicenda si è espresso e di chi, ambiguamente, ha preferito tacere. Continue reading


Saline Joniche, 6 Novembre, Intervista integrale NO CARBONE

[VIDEO]

Intervista integrale di Francesca Tortorella per NTACalabria

Il resto della rassegna


Carbone, un simbolo del nostro tempo buio

Intervento comparso sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria, 8 Novembre 2010

Chi Sabato è stato a Saline Joniche ha potuto vedere come una comunità che ha subito, come molte altre in Calabria, le vessazioni della speculazione e degli avvelenatori, possa stringersi nella difesa del proprio territorio e ritrovarsi sotto uno striscione: “NO al CARBONE”. È una battaglia che il popolo di Saline, di Rossano, dell’intero meridione, vinceranno: neanche in una finta democrazia da terzo mondo come quella italiana si riusciranno a far trionfare ragioni tanto deboli come quelle del carbone. Eppure Enel Spa, Sei Spa, Ministeri (Spa?), faccendieri politici e sindacali ci provano con veemenza, evidentemente con lucrosa determinazione. Continue reading


Disoccupazione: buongiorno ai sindacati. L’esempio Civitavecchia? La centrale è fuorilegge.

Riscopriamo nell’autunno di quest’anno di avere persino dei sindacati nella sibaritide. Come lavoratori, disoccupati, studenti e sfruttati di questo territorio non ce ne eravamo mai accorti, costretti sempre a difenderci da soli mentre le sigle cosiddette sindacali dividevano la torta con la classe dirigente a suon di clientele e favoritismi.

D’improvviso il ceto sindacale della città si è accorto dell’epocale problema della disoccupazione nel meridione e nella sibaritide, e che cosa fa? Chiede lavoro? Chiede contratti a tempo indeterminato? Chiede ammortizzatori sociali? No, niente di tutto questo. Chiede carbone, la nuova panacea contro tutti i mali. Inutile dilungarsi oltre, basta chiedere ad un cittadino qualunque cosa pensa dei sindacati, a parte qualche rara eccezione, per capire di che tipo di apparati stiamo parlando. Continue reading


[DOSSIER] Pane, Musica e Territorio

Pane Musica e Territorio

L’estate di chi, tra un concerto ed un ballo, ama la propria terra e difende diritti e salute dei cittadini

Al 31 d’agosto il sole sembra iniziare a nascondersi tra le prime nuvole del prossimo autunno, ma sulle pagine dei quotidiani nazionali si parla di Calabria non solo per le buie note di ‘ndrangheta che provengono da Reggio Calabria e Corigliano Calabro.

Quando i comitati ambientalisti della Calabria e della Puglia si sono incontrati a metà Luglio tra le strade soleggiate di uno scorcio di Sibaritide non avevano idea del fatto che avrebbero movimentato un Agosto “caldo” non solo per l’afa. In realtà non l’avevamo programmato, lo abbiamo fatto e basta. Insieme a noi altri cittadini, altre storie, altri territori hanno deciso di “ballare”, di fare in modo che la musica che solitamente scandisce le estati del bel paese non rappresenti il solito sollazzo, ma veicoli anche consapevolezza, amore per la propria terra e difesa della salute.

Così mi sono accorto che oggi, quando agosto sta per lasciar spazio all’imprevedibilità settembrina, può essere giorno di bilanci.

Un piccolo bilancio certo, umile come le voci intonate che lo compongono, ma colmo di soddisfazioni. Questo piccolo dossier, nato quasi per gioco tra un caffè e una pagina di studio, non è altro che una raccolta di comunicati, documenti e foto, ed ha il semplice scopo di dimostrare che si può fare qualcosa in difesa del presente e del futuro anche canticchiando una canzone, saltando a ritmo di folk o facendo un bagno tra gli scogli della Costa Viola.

Flavio Stasi

Rete per la Difesa Territoriale “Franco Nisticò”

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