Alla faccia della responsabilità nazionale, con la pressione dei mercati alle stelle e milioni di cittadini col fiato sospeso, il governo inserisce nella finanziaria una norma appositamente per il carbone, che nulla ha a che vedere col debito pubblico, con la borsa, con la stabilità del paese ed il suo sviluppo, anzi. Annunciando la pubblicazione del documento “Finanziaria di lacrime, sangue e carbone” denunciamo l’ennesimo tentativo di Enel e del Governo di agire in deroga alle norme democratiche, di tutela della salute, dell’ambiente e dell’economia dei territori. È l’ennesimo tentativo di scavalcare tutte le istituzioni e le istanze territoriali del territorio, a partire dalle associazioni del turismo, dell’agricoltura, della pesca, fino alla Provincia ed al Consiglio Regionale. Si intende calare dall’alto un altro disastro per l’economia e lo sviluppo della sibaritide.
Quello che speculatori energetici e faccendieri di governo non hanno capito è che si può agire in deroga alle norme, ma non alla volontà popolare. I cittadini del nostro territorio hanno già pagato per quarant’anni, con la propria salute e la propria economia, le speculazioni di predatori dell’energia e le inadeguatezze della classe politica: non abbiamo nessuna intenzione di pagare ancora. Anzi, viste le promesse mai mantenute riteniamo sia giunto il momento di incassare, per cui Enel e Governi pensino alla bonifica del territorio, alla tutela dei lavoratori dell’impianto e dell’indotto, nonché alle infrastrutture ad alle indagini epidemiologiche, dati i dati allarmanti, per comprendere quali danni hanno portato centrale ed elettrodotto ai cittadini.
Flavio Stasi
Coordinamento Nazionale No Carbone – CNNC
Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò” – RDT
Allegato: [Documento] Finanziaria di lacrime, sangue..e carbone