Tag Archives: Rifiuti speciali

Bene lo sfogo dei sindaci, ma si passi ai fatti.

Massimo confronto sulle soluzioni reali del problema.

La nota del Sindaco di Pietrapaola sui rifiuti rappresenta uno sfogo del tutto comprensibile vista la situazione disastrosa in cui verte il sistema regionale. Precisiamo che non c’è stata alcuna aggressione nei confronti dei Sindaci da parte nostra, come dimostrato dal dialogo che stiamo avendo in questi mesi con buona parte degli amministratori.

Probabilmente Ventura si riferisce alla constatazione di fatto di un ciclo dei rifiuti regionale basato sulle speculazioni private, in cui le numerose Commissioni Parlamentari d’Inchiesta hanno accertato la forte presenza ‘ndranghetista e la collusione di parte delle istituzioni, ecco perché invitiamo il Sindaco ad unirsi nella battaglia contro chi questo sistema lo ha realizzato e continua ad alimentarlo con soldi pubblici. Crediamo sia opportuno non farne una battaglia di schieramento, anche perché la competenza dei rifiuti ricade sulle Giunte Regionali e su relativi commissari, e negli ultimi vent’anni queste sono state di qualsiasi colore, ovvero designate dagli stessi partiti di appartenenza dei nostri amministratori.

Crediamo poi che la nota del sindaco, riportando l’espressione “tangenti legalizzate” senza il corretto riferimento alle royalties, invochi una spiegazione esplicita che forniamo senza alcuna polemica. Continue reading


Conferenza Stampa Tavolo Permantente Contro la Discarica

9 Marzo 2012, Cariati.

Conferenza Stampa del Tavolo Permanente Contro la Discarica di Scala Coeli.
Coordina e introduce Filippo Sero, Sindaco di Cariati.

Relazionano: Giuseppe Ripoli, Associazione Le Lampare; Mario Salvato, Sindaco di Scala Coeli; Flavio Stasi, Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”; Angelo Donnici, Sindaco di Mandatoriccio; Luigi De Renzo, Comitato Anti-Discarica di Scala Coeli; Gerardo Aiello, Sindaco di Crosia; Cataldo Perri, Cantautore.

[VIDEO DEGLI INTERVENTI]

Giuseppe Ripoli, Associazione Le Lampare Basso Jonio Cosentino

Flavio Stasi, Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

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La diffamazione è un’ammissione di colpevolezza.

Mercoledì 29 Febbraio per questa regione è stata una giornata storica: i sindaci del territorio, accompagnati da decine di persone dei comitati cittadini, sono stati estromessi dallo svolgimento delle proprie funzioni di tutela delle comunità, in occasione del sopralluogo dell’Arpacal alla discarica di Scala Coeli, da parte di un’azienda privata che opera sul territorio nel campo dei rifiuti.

Non si tratta di una questione di forma, ma di sostanza: a causa delle pressioni dei proprietari dell’impianto, infatti, l’Arpacal si è trovata dietro un cancello chiuso a trattare anche l’intrattabile con i sindaci ed i cittadini che dovrebbe servire e garantire.

È stato impedito persino al Sindaco di Scala Coeli di prendere parte al sopralluogo insieme ai propri consulenti tecnici, un ingegnere ed un avvocato, con goffe giustificazioni non da parte dell’Arpacal, ma sempre da parte dei proprietari della discarica. Si è trattato di espediente ridicolo, con cui si è tentato di impedire a persone competenti di informare gli enti di controllo su tutte le faccende inerenti la discarica, il che, aldilà di ogni tecnicismo, dimostra una verità politica: l’azienda ha paura degli occhi vigili del territorio. Continue reading


Ionio cosentino discarica a cielo aperto: rifiuti speciali in arrivo.

Il nostro territorio continua ad essere sotto continuo l’attacco di speculatori.

Mentre a stento cittadini delle varie località ioniche, da Cassano allo Jonio a Cariati, stanno tentando di risollevare le sorti di un territorio in crisi nonostante le enormi risorse di cui dispone, sta per andare in porto un progetto che ne affosserebbe definitivamente l’economia ed il turismo: una discarica di rifiuti speciali.

Appuriamo infatti che, nonostante le numerose denunce ed irregolarità, lo scellerato progetto della discarica di Scala Coeli-Cariati rischia di andare realmente in porto.

Per chi non lo sapesse, si tratta di una fossa da centomila metri cubi da riempire con amianto, scarti industriali, fanghi esausti, ceneri dell’incenerimento e altro: tonnellate di veleno non molto distanti dai centri abitati e dalle falde acquifere che poi finiscono nel nostro mare.

Tutto questo perchè? Per offrire un servizio ai cittadini? Per risolvere un problema del territorio? Niente di tutto questo, semplicemente per speculare privatamente facendo pagare alla collettività i costi di questo ennesimo scempio. Continue reading