Il sequestro dei giorni scorsi da parte della Guardia Costiera, di un’azienda olearia che scaricava liberamente in mare, mette in evidenza una problematica molto più profonda che riguarda da vicino la nostra città.
È decisamente lontano dalla realtà chi pensa che, a scaricare i residui del proprio ciclo produttivo nei torrenti e nel mare, sia solo una sporadica ed isolata azienda. L’avvistamento di macchie o spume malevole nei nostri bacini idrici è sostanzialmente quotidiano, e diffusissima è la pratica di scarico nelle fogne, o addirittura nelle fiumare, di sostanze pericolose che andrebbero smaltite con processi specifici. A nulla servono le decine di segnalazioni che diligenti cittadini effettuano nei confronti delle autorità competenti.
Questo, in primo luogo, provoca un danno ambientale e sanitario enorme. Secondariamente devasta la nostra economia fungendo da deterrente per il turismo e danneggiando quelle poche imprese che invece rispettano le norme accollandosi costi maggiori. Continue reading