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Il sindaco cerca la polemica. Noi restiamo ai fatti ed ai suggerimenti.

Non capiamo per quale ragione il Sindaco di Rossano si sia avventato contro di noi, ci spiace che il primo cittadino di un centro importante come Rossano non abbia la lucidità di distinguere le critiche dai suggerimenti. Ad ogni modo è doveroso fare alcune precisazioni. Se il fallimento del commissariamento è fatto arcinoto, è perchè la RDT nel 2011 ha organizzato una decina di manifestazioni in tutta la regione esclusivamente su questo argomento, tra cui quella finale a Crotone con la partecipazione di più di 5000 persone tra cui un centinaio di cittadini di Rossano e del circondario organizzati con pullman. Prima di allora pochissime forze politiche e sociali avevano posto il problema del commissariamento, e questo è già una risposta agli aggettivi usati dal Sindaco. Grazie a questa mobilitazione oggi il commissario è una figura in via di superamento ed recepisce uno stipendio molto meno ricco.

Non volevamo parlare di responsabilità, ma giacchè il Sindaco sembra tenerci, quando parla di fallimento del commissario dovrebbe ricordare che negli anni di amministrazione regionale del suo partito, la giunta della sua parte politica, al pari del centro-sinistra, ha chiesto ed ottenuto la proroga insensata di questo istituto, e l’ha gestita in maniera fallimentare. Arcinoto è il fallimento, dunque, ed arcinote le responsabilità profonde della classe dirigente. Continue reading


Commisario senza poteri. Lo diciamo da Gennaio!

Il Commissario per l’Emergenza Rifiuti in Calabria non ha più poteri
Lo diciamo da gennaio, lo ribadisce la Corte dei Conti, ma nessuno pare farci caso…

Gli atti emanati dall’Ufficio del Commissario per l’Emergenza Rifiuti in Calabria, dal primo gennaio 2012 in poi, sono da ritenersi illegittimi. È quanto più volte dichiarato dalla Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò” dopo la decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri di non prorogare l’Emergenza rifiuti in Calabria e quindi i poteri del Commissario.

Ora, anche la Corte dei Conti, Sez. Regionale di Controllo per la Calabria, si è pronunciata in merito, dichiarando nulle le ultime ordinanze emanate dal Commissario Delegato, Dott. Vincenzo Maria Speranza, il quale, a decorrere dal 1 gennaio 2012, risulta privo di ogni potere di agire in materia. È quanto emerge dalla decisione presa dai magistrati contabili con deliberazione n° 6 del 13.02.2012, dalla quale si può testualmente leggere “ (…) in considerazione del fatto che lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Calabria non è stato prorogato oltre il 31 dicembre 2011 con atto idoneo (…), il Commissario delegato, a decorrere dal 1 gennaio 2012, risulta privo del potere di agire in materia. (…) Conseguentemente, gli atti in esame sono da considerarsi “tamquam non essent”. Continue reading


Salta un bullone ed il ciclo dei rifiuti regionale salta. Merito della classe politica.

Quattordici anni di Commissariamento per l’Emergenza Ambientale, poteri speciali in grado di agire in deroga alle norme di tutela della salute e del paesaggio, oltre un miliardo e mezzo di euro di soldi pubblici spesi, nuove discariche private e allargamenti di quelle già esistenti, migliaia e migliaia di parole spese da parte di Governatori, Assessori Regionali, Commissari e Sindaci: nonostante tutto questo, se salta un bullone ad un impianto, le nostre strade tornano puntualmente colme di sacchi di spazzatura.

Questo è il significato di quanto sta accadendo in questi giorni: nei rifiuti ammassati lungo tutta la sibaritide si esprime il fallimento della classe politica che in questi anni ha gestito, tanto a livello regionale quanto a livello locale, i rifiuti come una carta di credito pagata dai cittadini per riempire di soldi le aziende amiche.

Questo è il risultato di un ciclo dei rifiuti scriteriato che non risponde agli interessi delle comunità, che si basa su impianti e gestioni private e non pubbliche, che è stato caldeggiato da numerosi amministratori per le ricche royalties concesse ai comuni, praticamente tangenti legalizzate con cui i sindaci svendono terra e salute.

Questa è l’imbarazzante conseguenza di 14 anni di commissariamento, gestito in perfetta alternanza fra centro-destra e centro-sinistra, che spesso ha visto direttamente i Governatori fungere da commissari e che aveva un solo obiettivo: avviare la raccolta differenziata. La Calabria nella classifica della raccolta differenziata è all’ultimo posto in Italia. Continue reading


Il comitato d’affari dei rifiuti

Contributo pubblicato sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria, 9 Settembre 2011

La kermesse mediatica di queste settimane a proposito della “questione rifiuti” ci offre una eloquente immagine dei meccanismi e degli uomini che governano la nostra regione ormai da tempo immemore. E siamo tutti così spaventati dall’andamento di borsa, che è proprio la monnezza che straborda dai cassonetti di Corigliano Calabro, per esempio, che ci riporta alla realtà.

Ormai le discussioni, le quali non sono mai state granché veritiere, sono accademiche. L’attuale commissario, in carica da inizio anno, tempo addietro ha dichiarato di essere contrario lui stesso al regime commissariale, senza però aver mai dato l’impressione di avere l’intenzione di dimettersi dall’incarico. Un apparente dissidio interiore che sembra continuare: qualche giorno fa ha definito le discariche “un rimedio d’altri tempi” prima di annunciarne, sconsolato, la costruzione di altre tre. La politica, nel frattempo, discute rispetto al luogo dove si sarebbe dovuto costruire il secondo inceneritore. In pratica, mentre un manipolo di speculatori scava fosse e compra terreni dove ammassare rifiuti tal quali, governatori ed ex governatori, commissari, sub, ex, para ed anti commissari fanno accademia sui giornali, sperando che i calabresi abbocchino di nuovo.

Allora è meglio parlare di cose reali, di nomi, di cognomi e di soldi. Continue reading