Category Archives: Mediterraneo da coprire

Facciamo chiarezza sull’incenerimento

Non è la prima volta che siamo costretti a leggere bizzarre teorie a proposito di rifiuti, proposte da chi è evidentemente, nella migliore delle ipotesi, poco informato. Purtroppo, però, sembra che la “cattiva informazione”, nel caso della provincia di Cosenza, risponda ad un ordine di scuderia, per cui intendiamo correggere le tante inesattezze diffuse in questi giorni da esponenti politici locali e provinciali.

Primo: un inceneritore non risolve nessuna emergenza nè a Rossano, nè a Cosenza, nè in Calabria, in quanto per costruirlo servono almeno 5 anni. Quante Bucita servono nei prossimi 5 anni?

Secondo: non esiste inceneritore ultra moderno che non abbia impatto sulla salute, almeno in termini di diossina e nano polveri. Anche inceneritori “modello” come quelli di Brescia, a lungo descritti come immacolati, col tempo hanno rivelato il loro effetto devastante.

Terzo: nel migliore dei casi il 30% della massa solida dei rifiuti resta sotto forma di cenere o fanghi, altamente tossici. Li mettiamo sempre a Bucita? Continue reading


Ancora deroghe su Bucita.

Sui rifiuti è l’ora di prendersi delle responsabilità.

Il Commissariamento all’emergenza rifiuti ha ordinato di conferire a Bucita «tutti i rifiuti solidi urbani prodotti nei territori di competenza, anche oltre la capacità nominale di abbanco». La “capacità nominale di abbanco” non è un parametro arbitrario, bensì determina la massima quantità di rifiuti che possono essere depositati in una discarica senza incorrere in rischi sanitari e ambientali. Questo ovviamente qualora la discarica sia in regola, condizione quasi mai verificata in Calabria.

Significa che i cittadini di Bucita, di Contrada Amica e dell’intero territorio di Rossano saranno esposti ad ulteriori rischi per la salute e per il territorio. Ancora una volta.

Il commissario all’emergenza rifiuti in Calabria dura da 14 anni, aveva l’obiettivo (non troppo difficoltoso) di realizzare la raccolta differenziata, ha speso 2 miliardi di euro, ha agito e continua ad agire in deroga alle norme vigenti ed ha soltanto aggravato l’emergenza. E questi commissari sono stati sempre espressione delle maggioranze politiche regionali, tanto di centrosinistra quanto di centrodestra: fino a Gennaio il commissario è stato direttamente il governatore Scopelliti, mentre da Gennaio è Melandri, un ex assessore della giunta Scopelliti a Reggio Calabria. I risultati sono catastrofici al pari di quelli della giunta Loiero, e l’intera regione versa nell’emergenza ed in condizioni sanitarie preoccupanti: a pagare sono sempre i cittadini, mentre proprietari dei terreni delle discariche, faccendieri della finanza e ‘ndrangheta si arricchiscono costantemente. E mentre il business dei rifiuti produce milioni di euro, il paradosso è che molto spesso per i cittadini la tassa per lo smaltimento dei rifiuti è aumentata. Continue reading


Il comitato d’affari dei rifiuti

Contributo pubblicato sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria, 9 Settembre 2011

La kermesse mediatica di queste settimane a proposito della “questione rifiuti” ci offre una eloquente immagine dei meccanismi e degli uomini che governano la nostra regione ormai da tempo immemore. E siamo tutti così spaventati dall’andamento di borsa, che è proprio la monnezza che straborda dai cassonetti di Corigliano Calabro, per esempio, che ci riporta alla realtà.

Ormai le discussioni, le quali non sono mai state granché veritiere, sono accademiche. L’attuale commissario, in carica da inizio anno, tempo addietro ha dichiarato di essere contrario lui stesso al regime commissariale, senza però aver mai dato l’impressione di avere l’intenzione di dimettersi dall’incarico. Un apparente dissidio interiore che sembra continuare: qualche giorno fa ha definito le discariche “un rimedio d’altri tempi” prima di annunciarne, sconsolato, la costruzione di altre tre. La politica, nel frattempo, discute rispetto al luogo dove si sarebbe dovuto costruire il secondo inceneritore. In pratica, mentre un manipolo di speculatori scava fosse e compra terreni dove ammassare rifiuti tal quali, governatori ed ex governatori, commissari, sub, ex, para ed anti commissari fanno accademia sui giornali, sperando che i calabresi abbocchino di nuovo.

Allora è meglio parlare di cose reali, di nomi, di cognomi e di soldi. Continue reading


Rossanesi razzisti? No, esasperati dai politici.

Contributo comparso sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria il 26 Luglio 2011

Titolo Originale: Alla mia gente: io non sono razzista. I rossanesi non sono xenofobi, ma esaasperati dall’incapacità della classe dirigente.

di Flavio Stasi

Chi ha visto almeno una volta la propria casa, la propria intimità, violata da individui in cerca di oro ed elettrodomestici, conosce il sentimento di rabbia che ne scaturisce. Lavorare duramente per arrivare a fine mese, e poi vedersi scippati dei propri affetti è veramente frustrante, ma questo non giustifica le rappresaglie medioevali. Probabilmente sarà antipopolare, ma mi vergogno come rossanese per quello che è successo in questi giorni, e credo che gran parte dei miei concittadini la pensi come me. Altro che giustizia: se ci mettiamo a pestare in branco due persone non siamo eroi, ma vigliacchi.

La delinquenza non è un problema di nazionalità, razza, etnia, ma un problema di condizioni economiche. Il 98% degli italiani emigrati nel secolo scorso ha lavorato duramente per portare la pagnotta a casa, il restante 2% ha esportato la mafia, eppure per chi ci ha ospitato spesso gli italiani sono “mafia, spaghetti e mandolini”.

Gettati sul lastrico dalle guerre, dallo sfruttamento e dalla crisi, nelle nostre città giungono centinaia di uomini e donne che lavorano i campi come muli, reggono il pisciatoio ai nostri anziani, fanno le prostitute sulla statale o mangiano la nostra spazzatura. Perché siamo così vigliacchi da far finta di niente per 365 giorni all’anno? Continue reading


Assemblea Plenaria Rete Difesa del Territorio

Assemblea Plenaria 10 Luglio 2011, ore 11:00.

Francavilla Marittima (CS)

Cari tutti,

se ricevete questo invito vuol dire che in qualche modo avete, vostro malgrado, avete avuto dei rapporti (o potreste averli) con la Rete in Difesa del Territorio “Franco Nisticò”. “Vostro malgrado” perché vuol dire che vi siete accorti di essere sotto attacco, avete un progetto di centrale mega inquinante dietro casa, una discarica, una foresta in via di sparizione, la speculazione edilizia tra le orecchie, o semplicemente vi siete resi conto che ci stanno privatizzando persino l’acqua (nonostante il referendum).

Per questo vi invitiamo alla prossima Assemblea Plenaria dei comitati, dei movimenti, delle associazioni e dei cittadini che compongono la RDT che si svolgerà Domenica 10 Luglio 2011, a partire dalle ore 11:00, presso l’Associazione Skatakatascia, Via Vittorio Emanuele III, Francavilla Marittima (CS). Per informazioni dettagliate andare sul sito.

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Perchè la Calabria deve sentirsi in Val Di Susa

Contributo comparso nella rubrica regionale del Quotidiano della Calabria “Opinioni e Commenti”

Titolo del contributo: Per non soccombere alla legge di Maastricht

Quello che succede al confine con la Francia è distante centinaia di chilometri, eppure noi calabresi non possiamo restare impassibili di fronte alle immagini di blindati che sfondano il presidio di gente comune, di tante famiglie, di lavoratori, pensionati, ragazzi.

Gente che da un mese vive in tenda perché non vuole soccombere alla legge di Maastricht, alla legge della vita a misura di finanziamento europeo, gente che vuole le infrastrutture e lo sviluppo, non i disastri: questo è il primo punto in comune tra un calabrese qualsiasi e la gente della Val di Susa. Noi del rapporto tra infrastrutture e disastri, scempi, svalorizzazione dei territori siamo, nostro malgrado, esperti. Basta dare un’occhiata, per esempio, al tracciato della linea ferroviaria tirrenica, quello che passa tra un ombrellone ed un villaggio abusivo, per capire di cosa stiamo parlando. Non voglio partire dall’Unità d’Italia, ma il Sud e la Calabria erano ridotti così male che pur di avere metri di linea ferrata avremmo permesso che buttassero giù metà dei nostri centri storici. In realtà hanno fatto di peggio, tranciando con ferrovie e strade alcune delle coste più belle del mediterraneo. Continue reading


[Video] Campagna Referendaria


Sventati carbone e nucleare, ora pensiamo allo sviluppo del territorio

Grazie all’impegno di tutti gli italiani, la Sibaritide ha sventato un altro colpo fatale per il proprio territorio: non tutti lo sanno, infatti, ma uno dei siti individuati per la costruzione di impianti nucleari era proprio la foce del Crati, a pochi chilometri dallo scempio di Sant’Irene. Il messaggio che in questi mesi i comitati territoriali e referendari hanno lanciato è chiaro: i cittadini non vogliono più pagare con la propria salute ed il proprio portafogli le speculazioni di multinazionali e di una classe dirigente inadeguata.

Oggi, del tutto incoerentemente, quasi tutti stanno provando a salire sul carro dei vincitori, ma questa è una vittoria dei cittadini e dei comitati popolari, la cui azione non si esaurirà nelle urne, così come non è iniziata con la campagna referendaria. Il nostro territorio è ancora tormentato da molti problemi che ne impediscono lo sviluppo: i falchi Enel sono sempre pronti a rifilare alle popolazioni del mezzogiorno le tecnologie più obsolete facendo leva sul ricatto del lavoro, mentre il sistema dei rifiuti al collasso tiene le nostre contrade ostaggio di discariche e impianti inutili. Continue reading


Mo basta. Torniamo a decidere noi. Andiamo a votare.

Quanto conta un post sul blog? Sinceramente non lo so.

A fronte del silenzio di regime, insieme a tanta altra gente, ho preferito stare per strada a parlare, suonare, sudare, urlare, attaccare, litigare, montare, gesticolare, sorridere, ballare, correre, urlare, urlare, urlare.

Però per cominciare a decidere davvero a votare dobbiamo essere il 50% +1 degli italiani, e se un post potrebbe convincere quel “+1” che serve, non voglio avere lo scrupolo di non averlo scritto.

Domenica e Lunedì non assecondiamo chi ci crede imbecilli, chi pensa che i cittadini non debbano decidere nulla, perchè vogliono decidere tutto loro dai loro uffici centrali, dalle loro poltrone di velluto.

Io voto SI, perchè non credo che le privatizzazioni abbiano mai prodotto qualcosa di positivo per i cittadini e perchè il nucleare…bhe…le centrali e le discariche di scorie radioattive le facessero francamente nel di dietro di chi le vuole. Io voto SI, ma anche chi pensa NO andasse a votare per far perdere chi da anni sta decidendo per lui.

Soprattutto per la Calabria è giunto il momento di un riscatto, e questo referendum può essere il primo passo di una corsa verso un futuro che in questo momento non esiste più, crollato a colpi di ‘ndrangheta, di commissari, di speculazioni, di bugie storiche, di cattedrali nel deserto, di ricatto del lavoro, di disastri ambientali.

Mo Basta. Delle nostre vite torniamo a decidere noi.

Flavio Stasi


Le discariche non sono una soluzione ma un problema

Corigliano Calabro

Non è assolutamente vero, come sostiene l’amministrazione comunale, che un territorio come quello di Corigliano Calabro ha bisogno di una discarica.

La gestione commissariale che dura ormai da 14 anni, ha aperto numerosissime discariche in tutto il territorio regionale, talvolta senza il rispetto delle norme di tutela sanitaria ed ambientale, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: dallo Stretto al Pollino, periodicamente, le strade si riempiono di spazzatura. Quattordici anni di disastri grazie alla politica ed alla strategia che oggi intende perseguire anche l’amministrazione comunale. Continue reading