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Ponte sullo stretto: È l’affare del secolo per la mafia

Nota pubblicata sulla rubrica regionale “il Chiosco” del quotidiano Calabria Ora in data 30 Agosto 2010

Titolo originale: Le false ragioni del Si.

Fa tenerezza leggere le fantasticherie del “ponte dello stretto” passando una mattinata in coda sulla Salerno-Reggio Calabria, tentando di raggiungere l’unico aeroporto realmente funzionante della regione. Questa mattina neanche la panoramica ed estenuante SS 18 Tirrenica può venire in aiuto dei calabresi costretti a muoversi di città in città, dal momento che gli incidenti la bloccano in più punti da ieri.

Evidentemente i sostenitori di questo megamostro non sono abituati ad attraversare la regione con mezzi convenzionali, poiché è sotto gli occhi di tutti la contraddizione in termini di un opera ambiziosa e costosa quanto inutile e devastante, da impiantare all’estremo sud di una regione con un assetto infrastrutturale e di trasporto da terzo mondo. Continue reading


Ciao Adolfo

Mai ho scorto in te la tentazione di un compromesso, mai ho visto soccombere in te la voglia di provare a cambiare le cose, a cambiare la vita, a cambiare tutto se fosse stato necessario. Il tuo non era fanatismo nè fede religiosa. Non era interesse di bottega e nemmeno autocontrollo. Era l’incrollabile sicurezza di chi non rifiutava mai il ragionamento, di chi si ostinava a tentare di capire ed interpretare, di chi aveva la forza e la saggezza di guardare a domani e non fino alla punta dei piedi.
Hai condotto una vita da fratello delle genti. Una vita di lotta e di resistenza contro i tanti detrattori delle collettività. Smentendo i luoghi comuni lo hai fatto sempre, incurante delle difficoltà, uomo, militante e rivoluzionario dalla gioventù per ogni giorno della tua vita.
Non sono stati vani i tuoi consigli, le tue lezioni, le nostre interminabili discussioni, così come non è stato vano il tuo impegno ed i tanti sacrifici di una vita in difesa ed a fianco dei deboli, degli oppressi, degli sfruttati.
Per noi sei un esempio, un riferimento autentico, un percorso luminoso da conoscere e seguire come uomini e come rivoluzionari.
Non ti adirare se al tuo ricordo non riusciremo ad essere razionali, ad affidare al ragionamento ogni azione o parola, ma del resto anche la tenerezza che traspariva dai tuoi occhi ci ha insegnato qualcosa.
A pugno chiuso, davvero.

Ciao Adolfo.


Grafica e struttura del blog!

La piattaforma di questo blog (noblogs.org) ha appena cambiato CMS: i ragazzi di noblogs hanno trasferito tutti i suoi blog in wordpress. Qualcuno potrebbe non avere esattamente l’idea di che cosa significhi, ma in pratica è come traslocare all’improvviso: nella casa nuova c’è poco di “personale”, se non scatoloni pieni di ogni genere di effetti sparsi per casa.

Sono tutti quegli oggetti, soprattutto quelli apparentemente inutili, oltre ai giorni vissuti, che rendono quattro mura la “propria casa”, in termini ambientali e non di possesso. Quegli oggetti ci sono tutti. I ragazzi di NoBlogs però non ci hanno trasferito a caso: wordpress è decisamente migliore del CMS che utilizzavamo prima. Insomma, la casa è larga, oppure ha il giardino, o magari semplicemente in sala da pranzo ci entrano più di due persone dorso a dorso.

Per cui se per un po’ di tempo vedrete un viale alberato in testa al sito o degli evidenti difetti di formattazione del testo, sappiate che tutto questo è solo l’effetto del trasloco improvviso.


Carbone: la verità sulle polveri sottili

Per capire quanto sia pericoloso il carbone basta pensare che è necessario limitare le sue emissioni nocive già in fase di trasporto: è Enel stessa che si vanta di trasportare il carbone senza permettere pericolose fuoriuscite di polveri, sia nel progetto di Civitavecchia che in quello di Rossano.

Ma quello che esce dal camino di una centrale a carbone è molto più spaventoso. Continue reading


Carbone: Ancora autogol su civitavecchia

Se chi difende il carbone continua a vantare l’esempio di Civitavecchia, evidentemente non esistono argomentazioni valide a sostegno di queste tesi.

Innanzitutto il contesto: per lo studio dell’impatto ambientale della riconversione della centrale di Civitavecchia è stato istituito fin dal 2003 un osservatorio ambientale che ha ricevuto, oltre a cospicui finanziamenti di Enel, milioni di euro di soldi pubblici. I risultati di questo investimento sono riportati nell’ultima relazione annuale dello stesso osservatorio: nessuno. Non a caso la procura di Civitavecchia ha recentemente aperto un’inchiesta per appurare in che modo sia stato investito il denaro pubblico e per quale motivo l’osservatorio non ha assolto nessuno dei propri doveri di tutela ambientale. Continue reading