Esplode la rabbia dei cittadini a Bucita

Questa mattina il presidio popolare di Bucita ha detto basta al transito illegale dei rifiuti provenienti dall’intera regione e da tutto il meridione.

La rabbia è esplosa con un forte e deciso sit-in che ha bloccato i tir illegali e fatto si che intervenissero tutte le istituzioni del territorio per risolvere definitivamente il dramma dell’inquinamento di un’intera contrada abitata da migliaia di famiglie ormai esasperate.

Le forze dell’ordine sono intervenute contro i cittadini, a difesa degli interessi che si celano dietro il business dei rifiuti, eseguendo ordinanze illegittime e disastrose per il territorio. La violenza dello stato, piuttosto che abbattersi sugli speculatori e gli avvelenatori, si abbatte, come sempre, contro chi difende il proprio territorio, le proprie famiglie.

I comitati popolari si aspettano dal prefetto ed dai sindaci del territorio immediate e radicali iniziative finalizzate alla chiusura di una discarica illegale ed in regime di sovrabbanco, ma è finita la fase delle attese, delle promesse e delle paventate emergenze: non accetteremo più inconcludenti mediazioni da parte di istituzioni locali e regionali, pretendiamo risposte.

Anche la magistratura è tenuta ad intervenire nei confronti di una situazione drammatica per la salute dei cittadini e palesemente inconciliabile con il vivere civile.

Si denunciano inoltre le gravi irregolarità nel trasporto dei rifiuti effettuato con mezzi non rispettosi della già fragile legislazione ambientale vigente. I presidi nel territorio di Amica continueranno fino a quando le autorità preposte non provvederanno a tutelare realmente la salute e la tranquillità dei cittadini, esercitando la propria sacrosanta sovranità sul territorio con tutti i mezzi.

Comitato Popolare contro le Discariche di Bucita

Rete di Difesa Territoriale “Franco Nisticò”

[Agenzie]

Ansa

Adnkronos


Bucita: Vergogna di Stato

Questa mattina, fin dalle ore 9, i cittadini hanno presidiato l’incrocio di Contrada Amica che porta verso la discarica di Bucita. Violentando nuovamente il territorio, infatti, il prefetto Reppucci, sotto diretta indicazione dell’ufficio del Commissario Regionale all’Emergenza Rifiuti, ha revocato l’ordinanza sindacale che impediva il passaggio di automezzi carichi di rifiuti provenienti da tutto il meridione. Abbiamo monitorato i mezzi pesanti carichi di rifiuti, attorniati da un lezzo vomitevole, che si sono recati presso la discarica. Oltre alle decine di tir “marcati” EcoRoss, abbiamo registrato tir provenienti da Gioia Tauro, Crotone, Frascineto, Bisignano, persino dalla Puglia. Continue reading


La vittoria contro il carbone è solo un punto di partenza

Abbiamo atteso qualche ora prima di esprimere nuovamente soddisfazione per un risultato politico epocale per il territorio calabrese: il no al carbone della Regione.

Abbiamo atteso perché è sempre interessante, dopo mesi di difficile lavoro, osservare il salto generale sul carro dei vincitori. Osservare le reazioni di chi, almeno a parole, in questa vicenda si è espresso e di chi, ambiguamente, ha preferito tacere. Continue reading


Saline Joniche, 6 Novembre, Intervista integrale NO CARBONE

[VIDEO]

Intervista integrale di Francesca Tortorella per NTACalabria

Il resto della rassegna


Segnali di tristi sconfitte individuali.

Apparenti esaltazioni del nulla.

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Saline Joniche (RC), 6 Novembre 2010. Rassegna

[VIDEO]

Intervento Coordinamento Nazionale No Carbone, Rete di Difesa Territoriale “Franco Nisticò”

Intervista Coordinamento Nazionale No Carbone, Rete di Difesa Territoriale “Franco Nisticò”

Contributo dell’Associazione CombAttivaMente

Uno stralcio dell’Iniziativa

[STAMPA]

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Carbone, un simbolo del nostro tempo buio

Intervento comparso sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria, 8 Novembre 2010

Chi Sabato è stato a Saline Joniche ha potuto vedere come una comunità che ha subito, come molte altre in Calabria, le vessazioni della speculazione e degli avvelenatori, possa stringersi nella difesa del proprio territorio e ritrovarsi sotto uno striscione: “NO al CARBONE”. È una battaglia che il popolo di Saline, di Rossano, dell’intero meridione, vinceranno: neanche in una finta democrazia da terzo mondo come quella italiana si riusciranno a far trionfare ragioni tanto deboli come quelle del carbone. Eppure Enel Spa, Sei Spa, Ministeri (Spa?), faccendieri politici e sindacali ci provano con veemenza, evidentemente con lucrosa determinazione. Continue reading


Individualismo e utilità collettiva

La passione e l’entusiasmo nel fare delle cose tendenzialmente inutili è una reale peculiarità dell’uomo individualista di questo tempo. Nelle inutilità tutti si sentono utili e capaci, il che equivale a non esserlo.
Il motivo è sicuramente molto complesso.
Di certo vi è l’incapacità di accettare la collaborazione ed il confronto, il torto e la sconfitta: requisiti spesso non indispensabili per attività apparentemente creative, vagamente ricreative. Per questo tipo di attività non è previsto torto, in quanto il fine non è il raggiungimento di uno scopo bensì il proprio sollazzo. Per questo tipo di attività non è prevista sconfitta, in quanto non è prevista vittoria.
Accettare la collaborazione, il confronto ed il torto è la base per riuscire ad essere collettività, anche parziale, e non individuo.
Accettare e comprendenre la possibilità della sconfitta è un requisito necessario per la vittoria. Se questa non interessa, è solo per indifferenza.


Neanche un Ministero fantasma ha potuto dire Si al Carbone di Rossano

Non sappiamo per quanto, ma le continue denunce, le inchieste, le iniziative di sensibilizzazione, le reti territoriali ed i coordinamenti nazionali, la controinfomazione continua che ha scoperchiato sistematicamente le menzogne di enel, le conseguenti pressioni che direttamente ed indirettamente sono passate tra gli uffici degli apparati sindacali, quelli manageriali dell’Enel e quelli burocratizzati del Ministero, hanno vinto.

Niente VIA positivo per il carbone a Rossano.

Un grazie a tutti quelli che ci hanno dato una mano, ci servirà ancora. La lotta non finisce, e non solo sulla sibaritide. Sabato 6 Novembre il No Carbone si sposta a Saline. Un abbraccio.

Flavio, orgogliosamente RDT Franco Nisticò e Coordinamento Nazionale No Carbone.


Il VIA del Ministero sul progetto di Riconversione. Datato 20 Ottobre 2010.        SCARICA


COMUNICATO

Lo avevamo scritto qualche giorno fa: nonostante le accertate violazioni di Enel per la Centrale a Carbone di Civitavecchia, i Ministeri all’Ambiente ed allo Sviluppo Economico latitano ormai da settimane, mancando clamorosamente al proprio dovere di salvaguardia della salute e dello sviluppo territorio. Continue reading


Disoccupazione: buongiorno ai sindacati. L’esempio Civitavecchia? La centrale è fuorilegge.

Riscopriamo nell’autunno di quest’anno di avere persino dei sindacati nella sibaritide. Come lavoratori, disoccupati, studenti e sfruttati di questo territorio non ce ne eravamo mai accorti, costretti sempre a difenderci da soli mentre le sigle cosiddette sindacali dividevano la torta con la classe dirigente a suon di clientele e favoritismi.

D’improvviso il ceto sindacale della città si è accorto dell’epocale problema della disoccupazione nel meridione e nella sibaritide, e che cosa fa? Chiede lavoro? Chiede contratti a tempo indeterminato? Chiede ammortizzatori sociali? No, niente di tutto questo. Chiede carbone, la nuova panacea contro tutti i mali. Inutile dilungarsi oltre, basta chiedere ad un cittadino qualunque cosa pensa dei sindacati, a parte qualche rara eccezione, per capire di che tipo di apparati stiamo parlando. Continue reading