A Gualdo Cattaneo come a Rossano nessuno vuole il carbone

Comunicato Congiunto

In qualità di portavoce del Comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo (PG) dichiaro che NESSUNA SOLLEVAZIONE da parte di cittadini o amministratori locali si è mai verificata in favore della permanenza sul territorio dell’impianto. Anzi, l’impianto è oggetto di contestazioni da parte di gruppi spontanei di cittadini e di comitati organizzati sul territorio, i quali NON DI RADO hanno ricevuto l’appoggio delle istituzioni locali nella propria opera di sensibilizzazione in merito ai danni ambientali ed economici che la presenza di un simile impianto causa al territorio. Al punto che il Comitato per l’ambiente di Gualdo Cattaneo è stato, in passato, chiamato ad esprimere un rappresentante in seno alla Commissione Ambiente (amministrazione Giancarlini, 2004/2009). Continue reading


Si pensi allo sviluppo del territorio, non a speculare sul bisogno di lavoro

Rossano e la Calabria non hanno bisogno di centrali a carbone, ma di un piano di sviluppo che rilanci l’economia sulle basi dei bisogni della gente, e non sugli interessi di speculatori energetici.

Il carbone pulito non esiste, come dimostrato dai dati epidemiologici in Liguria, dai registri istituzionali europei a Brindisi, dalle sentenze delle procure di mezza Italia e dagli scandali che ruotano intorno ad Enel ed alle sue speculazioni, per esempio a Porto Tolle. Continue reading


Il reparto celere all’Università della Calabria

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Comunicato del Movimento Studentesco

12 Gennaio 2011, RIOCCUPATA L’AULA MAGNA DELL’UNICAL

Il Rettore dell’Università della Calabria ha ben pensato di posticipare il regalo di Natale ai suoi studenti: impedire lo svolgimento dell’Assemblea per oggi convocata in aula magna.

La domanda ricorrente di tutti i passanti, che finita la lezione camminavano ignari sul ponte, è stata: “ma perchè c’è tutta questa polizia, chi deve venire?”

Ebbene siamo noi che arriviamo oggi nell’università, noi che ci siamo sempre stati, gli studenti. La parata di forze dell’ordine che ci ha accolto quasi ci lusinga, dimostra a piena voce la paura che attanaglia il rettore, il quale arroccato nel suo ufficio, a non oltre dieci metri dai suoi studenti, preferisce impartire ordini telefonicamente, tramite i responsabili di piazza della polizia, piuttosto che aprirsi al confronto. Impedire lo svolgimento di un’assemblea, impedire l’accesso a uno spazio universitario, occupandolo di fatto con barricate di celerini armati fino ai denti, è una misura che ci mostra ancora una volta quanto autoritari siano i metodi di gestione di questo ateneo, in linea con il regime falsamente democratico che imperversa nel “belpaese”. Continue reading


Sabbia e sale

Senza piedi nella sabbia,
senza che le onde cingano d’assedio il mio naufragio,
ho visto il mare
negli occhi di un’amante,
nella violenza delle masse,
sui tasti di un pianoforte.

Ho avuto paura
di affogare,
credevo fosse il respiro
a tenermi in vita.

Ora che i polmoni sono scoppiati,
ho paura di imparare a nuotare.


Capodanno di lotta e territorio.

Alle 23:00 di ieri centinaia di cittadini calabresi si sono dati appuntamento sulla strada che conduce alla discarica di Pianopoli rispondendo all’appello della Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”.
È stata bloccato l’accesso a quella che è, come attestato dalle fonti giudiziarie, una discarica abusiva che come tante altre, per lo più private, avvelena ed inquina il territorio e le comunità. Non a caso all’appello della RDT non hanno risposto solo cittadini del Lametino, ma anche i comitati di Crotone, Rossano, Cosenza, Reggio Calabria.
Le popolazioni intendono dire basta ad un ciclo di rifiuti che si basa sul business di speculatori e ‘ndrangheta che si cela dietro il ciclo dei rifiuti, nonché ad una gestione commissariale ridicola, che dura ormai quindici anni, e che serve soltanto per sprecare soldi pubblici ed aggirare ogni norma di tutela dell’ambiente e della salute.
L’unica soluzione per quella che è non solo un’emergenza ambientale, ma soprattutto democratica e politica, è un sistema dei rifiuti pubblico e basato sulla raccolta differenziata spinta, porta a porta, finalizzata al riciclo e riutilizzo.
Il presidio ha inoltre chiesto l’intervento del NOE per verificare il contenuti di alcuni automezzi. Quando sono le otto del mattino l’unico intervento dello stato sembra essere l’arrivo del reparto celere.
Il blocco della RdT è un invito a riprendere possesso dei propri territori in prima persona senza delega a politici e istituzioni giudiziarie. Questo è solo l’inizio di una campagna di mobilitazione che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi, discarica per discarica per monitorare e controllare il ciclo dei rifiuti legale e non.

Pianopoli (CZ) 03/01/2010

Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

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30 Novembre 2010. Generazione in rivolta.

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ANSA

ADNKRONOS


Replica al Segretario Nazionale della Filcom CGIL, Berni

Pubblicato nella rubrica regionale Opinioni e Commenti de il Quotidiano della Calabria.

Titolo Originale: Carbone, Berni parla letteralmente a vanvera

Non ci stupisce che un sindacalista, uno di quelli al vertice degli apparati confederali, appoggi un progetto assurdo come quello del carbone: non sarebbe la prima volta che i sindacati fiancheggiano devastazioni del territorio, soprattutto quando si tratta di meridione, con parole d’ordine come “investimenti” e “sviluppo”.

Si è trattato, comunque, di una sequela di inesattezze e inopportune spregiudicatezze che meritano secca smentita. Continue reading


Il presidio a Bucita continua.

Nonostante il freddo, i cittadini stanno continuando a presidiare la strada che porta allo scempio di Bucita, per continuare a lanciare il proprio messaggio di rabbia e per denunciare il crimine che si sta compiendo. Questa è l’unica risposta vera alle ipocrite chiacchiere di palazzo.

Il fuoco ripara dal freddo ed illumina i pensieri scritti su un lenzuolo bianco.

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Rifiuti: La “politica” mente su Bucita

In questi giorni drammatici, leggere la minimizzazione ed il rimpallo delle responsabilità da parte delle compagini di governo cittadine e regionale è semplicemente stucchevole.

Innanzitutto qualsiasi quantità si conferisse in una discarica già chiusa per questioni igienico-sanitarie rappresenta un attacco gravissimo nei confronti della salute dei cittadini, i quali vivono letteralmente ai piedi di quella che si configura come una discarica abusiva. Continue reading


[FotoReport] Bucita. Immagini dal presidio.

24 novembre, Blocco degli automezzi

Presidio. Prime ore. Strada bloccata.

Camion bloccati sulla statale. I cittadini bloccano la discarica abusiva di Bucita.

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