Martella faccia il suo mestiere, noi facciamo i cittadini

Dice bene il direttore degli
impianti Enel di Rossano e del Mercure, Luigi Martella: ognuno
facesse il suo mestiere. Lui è pagato da Enel per produrre energia
con qualsiasi cosa gli venga imposta dall’azienda, per aprire
centrali a biomasse nel bel mezzo del parco naturale del Pollino e
centrali a carbone nel mezzo del golfo di Sibari. È pagato per
sostenere sciocchezze come che nel Pollino si possono trovare 854
tonnellate di biomasse l’anno o che una centrale al carbone da 800
MWe si adatti al paesaggio della sibaritide. Invitiamo tutti i
cittadini a visionare le ridicole simulazioni fotografiche presentate
nel SIA di Enel, per farsi quattro risate.

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I piccoli “errori” dell’ENEL

L’Enel vorrebbe far diventare la questione della
riconversione della centrale di Rossano una bagarre con questo o
quell’esponente politico. Un gioco che non interessa affatto al
territorio né ai suoi abitanti. Ad essere allarmati per la propria
salute e la propria economia, infatti, sono i cittadini di tutta la
sibaritide, come dimostrato dalla valanga di firme raccolte in pochi
giorni, senza difficoltà, con regolare documentazione, dai comitati
cittadini attraverso banchetti pubblici nelle piazze, per le strade,
alla luce del sole. Continue reading


Il carbone, il fiume Oliva, il ponte, la Calabria: siamo alla resa dei conti.

sul Quotidiano della Calabria, Opinioni e Commenti, 12 Giugno 2010

Quello
che stiamo vivendo negli ultimi anni come cittadini calabresi è
davvero raccapricciante. La battaglia che abbiamo portato avanti per
lo scandalo delle navi a perdere sembrava aver finalmente scosso le coscienze di gente che ormai da decenni vive in un
territorio splendido ma costantemente devastato dalla speculazione,
dalla cattiva amministrazione, dalla ‘ndrangheta.
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Si possono intaccare gli interessi di E.N.E.L. Spa?

Si possono intaccare gli interessi di E.N.E.L. Spa?
La riconversione della centrale elettrica di Rossano è ancora al centro del dibattito politico. Nessuno lo dice, ma la scelta da fare è semplice: gli interessi della società energetica o le prospettive della città ionica.

tratto da La Comune, Gennaio 2010

95% carbone, 5% altre fonti. Questa l’innovativa proposta di E.N.E.L. per la “ristrutturazione” della centrale di contrada Sant’Irene, sulla spiaggia rossanese. Una vicenda ormai decennale, che sembra riemergere periodicamente con sfumature diverse, ma rievocando le stesse litanie di fondo sulla presunta necessità del nostro territorio di rinnovare, quindi riconvertire, la centrale elettrica.
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Bugie, veleni e sabbia fino al collo.

Veleni, bugie e sabbia fino al collo.
Sarebbe imperdonabile far cadere il silenzio sulle “navi a perdere”.

tratto da La Comune, Gennaio 2010

 

La bella manifestazione di Amantea sembrava aver risvegliato le coscienze di tanti cittadini calabresi di fronte all’ennesima devastazione del territorio, in questo caso il nostro splendido mare, ed alle gravi conseguenze che certe scelleratezze hanno sulla salute dei cittadini. Eppure ora sembra di nuovo tutto come prima: parte dei comitati cittadini sorti spontaneamente tra settembre ed ottobre 2009 sembrano essersi sgonfiati, o quanto meno aver perso combattività; la stampa che tanto aveva sospinto il bisogno di verità è tornata nel consueto silenzio di regime al primo cenno del ministero all’ambiente; la politica dei governi e delle giunte, di centrodestra e centrosinistra, tira un sospiro di sollievo con la testa ben salda sul collo (politicamente parlando, ovviamente).
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Rivoluzione

La rivoluzione

è l’atto con cui uomini e donne,

senza corona nè poltrona,

scrivono la storia.

 


Scorpio

È più sincero il sorriso di un proletario

che il pianto di un padrone.

Un rivoluzionario

è romantico nelle intenzioni

ma freddo e pragmatico nelle azioni.

Per questo egli non è nè proletario

nè borghese.

Seppur le interpreta, le combatte, vi si fonde,

egli non appartiene alle classi.

Per questo,

per quanto romantico 

possa essere o apparire, 

un rivoluzionario, spesso,

è solo.


Considerazioni sulla Nota 160

A proposito della nota 160 del 4 settembre 2009

di Flavio Stasi

Studente della Facoltà di Ingegneria, Università della Calabria

Nota

Nel tempo del “rumore” libero della rete contrapposto alla orripilante sinfonia proprietaria dei mezzi comunicativi di massa, anche coloro che fanno militanza politica sono ormai più abituati a leggere e criticare le analisi altrui piuttosto che sforzarsi di farne delle proprie e collettivizzarle. Collettivizzare significa confrontarsi apertamente in assemblee ed incontri, quindi mettersi in discussione. Per questo è desiderio dell’autore che questo breve scritto venga discusso, corretto, migliorato e superato da confronti e approfondimenti, nonché da ulteriori documenti, in quanto ha l’aspirazione di essere solo un umile spunto di discussione. Continue reading


Senza titolo

Goccia a goccia,

potremmo ingrossarci finendo in bui canali di scolo,

ma scegliamo di asciugarci

alla luce del sole

Immagine Sfocata

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Ci vuole faccia tosta – Lettera al “Quotidiano della Calabria”

Ci vuole faccia tosta.

Caro direttore,
si resta davvero di stucco nel leggere gli interventi che, nelle ultime settimane, si rincorrono sulle pagine del giornale che dirige. Stupisce non perché l’argomento delle navi tossiche non meriti la discussione e l’attenzione che la stampa regionale vi sta dedicando, ma per la faccia tosta con cui le classi dirigenti a tutti i livelli, trasversalmente, si esprimano sul caso, tentando di strumentalizzare anche una vicenda drammatica come questa. Continue reading