Martella faccia il suo mestiere, noi facciamo i cittadini

Dice bene il direttore degli
impianti Enel di Rossano e del Mercure, Luigi Martella: ognuno
facesse il suo mestiere. Lui è pagato da Enel per produrre energia
con qualsiasi cosa gli venga imposta dall’azienda, per aprire
centrali a biomasse nel bel mezzo del parco naturale del Pollino e
centrali a carbone nel mezzo del golfo di Sibari. È pagato per
sostenere sciocchezze come che nel Pollino si possono trovare 854
tonnellate di biomasse l’anno o che una centrale al carbone da 800
MWe si adatti al paesaggio della sibaritide. Invitiamo tutti i
cittadini a visionare le ridicole simulazioni fotografiche presentate
nel SIA di Enel, per farsi quattro risate.

 

 

Noi di mestiere facciamo altro,
non siamo sul libro paga di nessuno. Stiamo facendo tutto questo
rivestendo il ruolo di cittadini, liberi ed informati: esercitiamo il
senso civico e difendiamo il diritto alla salute ed allo sviluppo del
nostro territorio.

Tirare in ballo Civitavecchia va
di moda dalle nostre parti, ma è un autogol: le ricerche
epidemiologiche e sulla qualità dell’aria sui comuni dell’alto Lazio
evidenziano quanto danno abbia provocato e continua a provocare
l’enorme centrale a carbone. Per non parlare della radioattività: la
mancanza di qualsiasi forma di scudo intorno alla centrale di
Torrevaldaliga Nord, infatti, la rende più radioattiva di una
centrale nucleare, e relazioni di periti Enel stessi “sconsigliano
lo svolgimento di attività agricole e alimentari nei pressi
dell’impianto”.

Forse chi sostiene queste
inesattezze sulle altre centrali sparse per l’Italia non sa che tutti
i comitati per la salute e contro il carbone si sono riuniti il 19
Giugno proprio nell’alto Lazio, a Tarquinia. Stanno arrivando nuove
batoste per gli interessi di Enel e dei suoi faccendieri.

Comprendiamo la frustrazione.
Del resto il signor Martella ha già esperienza dell’opposizione
spontanea, informata, popolare e vincente che possono sollevare i
territori minacciati dalla devastazione della sua azienda: nel
Mercure sono anni che il progetto della riconversione è fermo ed ora
comitati e associazioni stanno portando avanti una petizione per
smantellare l’impianto esistente.

Sappia che non basteranno le
solite promesse e qualche sindacalista compiacente per prendere di
nuovo in giro il popolo della sibaritide.

Flavio Stasi

Forum Ambientalista Calabrese


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