È più sincero il sorriso di un proletario
che il pianto di un padrone.
Un rivoluzionario
è romantico nelle intenzioni
ma freddo e pragmatico nelle azioni.
Per questo egli non è nè proletario
nè borghese.
Seppur le interpreta, le combatte, vi si fonde,
egli non appartiene alle classi.
Per questo,
per quanto romantico
possa essere o apparire,
un rivoluzionario, spesso,
è solo.