Monthly Archives: Aprile 2012

Inquinamento di mare e fiumare: un problema di controllo e di collusione.

Il sequestro dei giorni scorsi da parte della Guardia Costiera, di un’azienda olearia che scaricava liberamente in mare, mette in evidenza una problematica molto più profonda che riguarda da vicino la nostra città.

È decisamente lontano dalla realtà chi pensa che, a scaricare i residui del proprio ciclo produttivo nei torrenti e nel mare, sia solo una sporadica ed isolata azienda. L’avvistamento di macchie o spume malevole nei nostri bacini idrici è sostanzialmente quotidiano, e diffusissima è la pratica di scarico nelle fogne, o addirittura nelle fiumare, di sostanze pericolose che andrebbero smaltite con processi specifici. A nulla servono le decine di segnalazioni che diligenti cittadini effettuano nei confronti delle autorità competenti.

Questo, in primo luogo, provoca un danno ambientale e sanitario enorme. Secondariamente devasta la nostra economia fungendo da deterrente per il turismo e danneggiando quelle poche imprese che invece rispettano le norme accollandosi costi maggiori. Continue reading


La Regione dei Commissari non può più girare il capo.

Revoca immediata della autorizzazione per la discarica di Scala Coeli.

Dare inizio ad un nuovo ciclo dei rifiuti.

L’ordinanza del Sindaco di Scala Coeli, datata 5 Aprile, obbliga la ditta proprietaria della discarica a sgomberare le aree impropriamente occupate, tra cui parte della strada comunale, ed a demolire le opere realizzate su di esse.

Un’ordinanza che si aggiunge alle tonnellate di documenti che i comitati cittadini e le istituzioni locali hanno prodotto, i quali certificano le decine di irregolarità su cui regge l’impianto autorizzativo della improbabile discarica di Scala Coeli.

L’Assessorato Regionale all’Ambiente, mentre attesta la propria incapacità gestionale implorando il Governo di rinnovare lo scandaloso Commissariamento all’Emergenza Rifiuti, non può più esimersi dal prendere una posizione sullo scempio della Valle del Nicà: l’autorizzazione per la discarica va revocata immediatamente e definitivamente. Continue reading


A proposito del disinteresse.

La politica è ovunque.

La politica decide delle nostre tasche, dei nostri bisogni, della nostra vita.

Il disinteresse del Popolo verso la politica permette ad una schiatta di iene di regnare da uomini.

Le iene non dovrebbero regnare nemmeno in una giungla, ed è una giungla la società basata sul profitto.

Dovere di un uomo sarebbe quello di interessarsi, di uscire dall’indifferenza, per fare in modo che la propria società somigli sempre di meno ad una giungla, ad un’arena, ad un regno, e sia governata dalla condivisione tra uomini.

L’uomo di quest’epoca è così distante dalla cura dei propri interessi, ancor prima dei propri doveri, che non agisce nemmeno per essere suddito di un leone. Guarda altrove orgoglioso, ignorando di inginocchiarsi di fronte ad una iena.

5 Aprile 2012. Flavio Stasi.

 


Quello che i “Sì Tav” non dicono

di Flavio Stasi

Articolo comparso sulle pagine regionale de “Il Quotidiano della Calabria”

Sentire il dibattito parlamentare del 29 Marzo dopo aver assistito a decine di sterili dibattiti sulle infrastrutture, organizzati qua e la per la Calabria da partiti o sindacati, è una delle cose più tragicomiche che un cittadino calabrese possa fare.

Siamo una regione con infrastrutture da terzo mondo, lo siamo fin dalla tanto festeggiata Unità d’Italia, ma solo negli ultimi dieci anni la nostra classe politica ha prodotto una quantità tanto abnorme di chiacchiere senza seguito, evidentemente in malafede, che se per ogni parola spesa avessimo avuto un centimetro di ferrovia, saremmo all’avanguardia in tutto l’occidente.

Potrebbe sembrare “anti-politico” e forse lo è, ma mi chiedo: la verità può essere anti-politica? Non è che sono le fesserie dei nostri amministratori ad essere anti-politiche e pro-interessi-personali?

Fatto sta che la SS 106 è ancora la nostra arteria principale, se la vogliamo chiamare così, mentre la linea ferrata jonica è un pesce d’Aprile: i cittadini calabresi da Reggio Calabria a Rocca Imperiale lo hanno capito da un pezzo. Stiamo solo aspettando che un giorno il Premier di turno, accompagnato dal Ministro dei Beni Culturali, arrivi e dica “abbiamo scherzato, questa non è la vostra ferrovia, l’abbiamo realizzata solo per girare un film western!”. Continue reading