Ciò che turba di questa classe dirigente, forzandoci a definirla tale, non è la totale assenza di etica e di onestà.
Non è per esempio il fatto che si arrivi a scrivere senza pudore, nero su bianco, comunicati in cui si afferma che nessuno è stato contestato nonostante una ventina di persone, civilmente e apertamente, abbiano legittimamente contestato ed espresso delle critiche nei confronti di un assessore regionale.
Non è il fatto che in ogni comunicato contro un qualsiasi oppositore o persona non allineata, si rispolveri il “bignamino almirantiano” degli insulti e della denigrazione, tra le poche eredità che la pseudo-destra liberista e puttaniera di oggi ha raccolto della cosidetta “destra sociale”, manuale utile con i goffi e goffo con i capaci (per definizione, essendo di destra).
Ciò che turba è l’assoluta incapacità di formulare, anche lontanamente, una risposta politica, un contenuto, un fatto.
Un sindaco, un assessore, un consigliere, un onorevole, non dovrebbero scrivere comunicati e fare dichiarazioni. Dovrebbero lavorare e stare zitti.
Ed invece ne sono così incapaci che quando vengono criticati, di fronte ai loro colossali fallimenti, borbottano su carta rispondendo: “abbiamo la coscienza apposto perchè abbiamo dato il massimo”. Se così fosse, considerati i risultati, si tratterebbe di una palese ammissione di incapacità. Grazie ma lo sapevamo già, e non osiamo pensare cosa sarebbe accaduto se non aveste dato il massimo. Quello che manca è che vi facciate da parte.
Flavio Stasi