Dalla Sanità ai rifiuti, la “coda di paglia” della classe dirigente

Rossano, 21 Giugno 2012

I castelli di sabbia del centro-destra locale si sciolgono, dopo anni di profonda inadeguatezza, in goffi interventi dei propri esponenti che oscillano tra vuota propaganda e deliri di onnipotenza.

Avevamo già registrato con favore gli interventi che invitavano a non aderire alla manifestazione del 16 Giugno sul tema dei rifiuti e della sanità, in virtù del senso di responsabilità. Riteniamo che la miglior risposta sia stata la piazza, ma alcuni dei concetti contenuti in quegli interventi meritano risposta, non per correttezza dei contenuti, quanto per l’imbarazzo che questi generano.

Ci rendiamo conto che quando le manifestazioni non vengono cavalcate dal sindaco o dall’onorevole di turno, restando in autonomia di pensiero e di azione, risultano indigeste: consigliamo ai suddetti di abituarcisi.

Registriamo che per il centrodestra rossanese e regionale la proposta della raccolta differenziata è una proposta “lunare”, da “eden”.

In verità si tratta di una proposta molto semplice, che questa classe dirigente non intende mettere in atto perché dovrebbe smantellare il sistema di potere e speculazione privata e politica che regge il ciclo dei rifiuti calabrese. Questo è ormai un dato di fatto, sancito persino dalla relazione di una apposita commissione d’inchiesta parlamentare, e ci permette di comprendere su che pianeta vivono in realtà coloro che occupano poltrone da vent’anni: il pianeta dei loro interessi.

Sul senso di responsabilità e sulla sanità ci sarebbe poi da girare un film dell’orrore, ma il tutto si sintetizza in poche battute. I cittadini della sibaritide muoiono nelle ambulanze e gli onorevoli di questo territorio, ogni volta che sono stati chiamati dal Governatore-Commissario o dal Ministro, hanno risposto e continuano a rispondere “presente” votando “favorevole”.

Questo è il loro senso di responsabilità. Il debito della Sanità lo pagano i calabresi direttamente con la vita, perdendo il diritto alla salute, ma lo ha provocato quella stessa classe dirigente che oggi dice di doverlo ripianare.

Come sempre l’unica scappatoia del centro-destra, da quando è maggioranza in città e in regione, è prendersela con chi lo ha preceduto. Che Loiero e compagnia siano stati un disastro è evidente, così come chi governa ora, la città e la regione, si sta impegnando a superare in peggio chi lo ha preceduto. Né la posa da novizi incolpevoli si addice a uomini e partiti che hanno governato per anni, o forse ci siamo dimenticati chi governava prima di Filareto e Loiero?

Insomma, più che un dibattito quello di questi giorni, è una delirante gara a chi nasconde meglio la propria coda di paglia. Quello che serve è un’alternativa, lontana da questi squallidi teatrini e apparati. La stiamo costruendo.

Movimento TERRA e POPOLO


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