Monthly Archives: Settembre 2011

Scandalo a Saline Joniche

Riportiamo il comunicato del Coordinamento Associazioni Area Grecanica con una sola premessa: meglio un no consapevole che diecimila si disinformati, ricattati o comprati. Mo Basta, basta speculazioni e ricatti, delle nostre vite decidiamo noi.

Il Coordinamento delle Associazioni dell’Area Grecanica esprime profonda indignazione per il comportamento ingiustificabile della RePower, socia di maggioranza della SEI s.p.a., che cerca di acquisire consensi foraggiando i comitati “spontanei” per il si al carbone.

Ai microfoni del programma Rundschau, della tv svizzera SF, Kurt Bobst , CEO di Repower, ha confessato di aver finanziato con 9000 franchi svizzeri i comitati pro carbone, affinchè gli aderenti e i simpatizzanti degli stessi potessero presenziare alla manifestazione tenutasi il 27 agosto 2011 a Coira in Svizzera.

Questi comitati, pertanto, rappresentano l’unico esempio di organizzazione “spontanea” in cui la “spontaneità” sembrerebbe essere incentivata da finanziamenti di scopo. Stando a quanto emerso da un’altra inchiesta giornalistica condotta da Mnews.it, la Repower, inoltre, avrebbe anche “supportato” la comunicazione istituzionale degli attivisti del SI, facendo redigere i comunicati stampa dei comitati direttamente da propri dipendenti. Continue reading


Facciamo chiarezza sull’incenerimento

Non è la prima volta che siamo costretti a leggere bizzarre teorie a proposito di rifiuti, proposte da chi è evidentemente, nella migliore delle ipotesi, poco informato. Purtroppo, però, sembra che la “cattiva informazione”, nel caso della provincia di Cosenza, risponda ad un ordine di scuderia, per cui intendiamo correggere le tante inesattezze diffuse in questi giorni da esponenti politici locali e provinciali.

Primo: un inceneritore non risolve nessuna emergenza nè a Rossano, nè a Cosenza, nè in Calabria, in quanto per costruirlo servono almeno 5 anni. Quante Bucita servono nei prossimi 5 anni?

Secondo: non esiste inceneritore ultra moderno che non abbia impatto sulla salute, almeno in termini di diossina e nano polveri. Anche inceneritori “modello” come quelli di Brescia, a lungo descritti come immacolati, col tempo hanno rivelato il loro effetto devastante.

Terzo: nel migliore dei casi il 30% della massa solida dei rifiuti resta sotto forma di cenere o fanghi, altamente tossici. Li mettiamo sempre a Bucita? Continue reading


Ancora deroghe su Bucita.

Sui rifiuti è l’ora di prendersi delle responsabilità.

Il Commissariamento all’emergenza rifiuti ha ordinato di conferire a Bucita «tutti i rifiuti solidi urbani prodotti nei territori di competenza, anche oltre la capacità nominale di abbanco». La “capacità nominale di abbanco” non è un parametro arbitrario, bensì determina la massima quantità di rifiuti che possono essere depositati in una discarica senza incorrere in rischi sanitari e ambientali. Questo ovviamente qualora la discarica sia in regola, condizione quasi mai verificata in Calabria.

Significa che i cittadini di Bucita, di Contrada Amica e dell’intero territorio di Rossano saranno esposti ad ulteriori rischi per la salute e per il territorio. Ancora una volta.

Il commissario all’emergenza rifiuti in Calabria dura da 14 anni, aveva l’obiettivo (non troppo difficoltoso) di realizzare la raccolta differenziata, ha speso 2 miliardi di euro, ha agito e continua ad agire in deroga alle norme vigenti ed ha soltanto aggravato l’emergenza. E questi commissari sono stati sempre espressione delle maggioranze politiche regionali, tanto di centrosinistra quanto di centrodestra: fino a Gennaio il commissario è stato direttamente il governatore Scopelliti, mentre da Gennaio è Melandri, un ex assessore della giunta Scopelliti a Reggio Calabria. I risultati sono catastrofici al pari di quelli della giunta Loiero, e l’intera regione versa nell’emergenza ed in condizioni sanitarie preoccupanti: a pagare sono sempre i cittadini, mentre proprietari dei terreni delle discariche, faccendieri della finanza e ‘ndrangheta si arricchiscono costantemente. E mentre il business dei rifiuti produce milioni di euro, il paradosso è che molto spesso per i cittadini la tassa per lo smaltimento dei rifiuti è aumentata. Continue reading


Il comitato d’affari dei rifiuti

Contributo pubblicato sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria, 9 Settembre 2011

La kermesse mediatica di queste settimane a proposito della “questione rifiuti” ci offre una eloquente immagine dei meccanismi e degli uomini che governano la nostra regione ormai da tempo immemore. E siamo tutti così spaventati dall’andamento di borsa, che è proprio la monnezza che straborda dai cassonetti di Corigliano Calabro, per esempio, che ci riporta alla realtà.

Ormai le discussioni, le quali non sono mai state granché veritiere, sono accademiche. L’attuale commissario, in carica da inizio anno, tempo addietro ha dichiarato di essere contrario lui stesso al regime commissariale, senza però aver mai dato l’impressione di avere l’intenzione di dimettersi dall’incarico. Un apparente dissidio interiore che sembra continuare: qualche giorno fa ha definito le discariche “un rimedio d’altri tempi” prima di annunciarne, sconsolato, la costruzione di altre tre. La politica, nel frattempo, discute rispetto al luogo dove si sarebbe dovuto costruire il secondo inceneritore. In pratica, mentre un manipolo di speculatori scava fosse e compra terreni dove ammassare rifiuti tal quali, governatori ed ex governatori, commissari, sub, ex, para ed anti commissari fanno accademia sui giornali, sperando che i calabresi abbocchino di nuovo.

Allora è meglio parlare di cose reali, di nomi, di cognomi e di soldi. Continue reading