15 Marzo 2011 _ Comunicato Stampa
Sbaglia chi sostiene che il problema dei rifiuti ammassati ai bordi dei cassonetti in tutta la sibaritide è causato dal limite di abbancamento a Bucita o a Pianopoli. Stiamo parlando di discariche che hanno ripetutamente provocato rischi per la popolazione ed il territorio.
I cittadini possono vedere per le strade il volto più chiaro di 13 anni di Commissariamento all’emergenza ambientale che ha permesso a commissari, nominati tanto dal centro-destra quanto da centro-sinistra, di agire in deroga ad ogni normativa di tutela sanitaria senza risolvere nulla.
Tredici anni di super poteri e, soprattutto, di super affari: quello dei rifiuti, infatti, è un business tra i più tristemente fiorenti nella nostra regione. Inoltre nel tempo la gestione degli smaltimenti, legali e illegali, non è stata esente da infiltrazioni della ‘ndrangheta, la quale registra proprio nel campo dei rifiuti una delle voci più importanti del proprio sporco bilancio.
Il presidente Scopelliti, ex commissario, dopo aver dimostrato chiara incapacità nel gestire il problema, ha prima chiesto la proroga del commissariamento dopo di che ha abdicato in virtù di un suo ex assessore nel comune di Reggio Calabria. Chi lo aveva preceduto non ha saputo certo far meglio.
Il problema dei rifiuti si risolve avviando immediatamente la raccolta differenziata porta a porta in tutti i comuni del territorio, finalizzata al riciclo ed al riutilizzo: questo permetterebbe di chiudere molte discariche in mano a privati e creerebbe molti più posti di lavoro e prospettive di sviluppo.
Non ci prendiamo in giro: se fino ad ora non si è fatto nulla in questa direzione è solo per tutelare una serie di speculatori che sui rifiuti hanno costruito un impero finanziario. Si tratta quindi della mancanza di volontà politica.
Si dia fine a questo ridicolo commissariamento che in quasi quindici anni è servito solo a qualche amico del commissario di turno e mai ai cittadini calabresi.
Flavio Stasi
Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”