Monthly Archives: Gennaio 2011

Il reparto celere all’Università della Calabria

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Comunicato del Movimento Studentesco

12 Gennaio 2011, RIOCCUPATA L’AULA MAGNA DELL’UNICAL

Il Rettore dell’Università della Calabria ha ben pensato di posticipare il regalo di Natale ai suoi studenti: impedire lo svolgimento dell’Assemblea per oggi convocata in aula magna.

La domanda ricorrente di tutti i passanti, che finita la lezione camminavano ignari sul ponte, è stata: “ma perchè c’è tutta questa polizia, chi deve venire?”

Ebbene siamo noi che arriviamo oggi nell’università, noi che ci siamo sempre stati, gli studenti. La parata di forze dell’ordine che ci ha accolto quasi ci lusinga, dimostra a piena voce la paura che attanaglia il rettore, il quale arroccato nel suo ufficio, a non oltre dieci metri dai suoi studenti, preferisce impartire ordini telefonicamente, tramite i responsabili di piazza della polizia, piuttosto che aprirsi al confronto. Impedire lo svolgimento di un’assemblea, impedire l’accesso a uno spazio universitario, occupandolo di fatto con barricate di celerini armati fino ai denti, è una misura che ci mostra ancora una volta quanto autoritari siano i metodi di gestione di questo ateneo, in linea con il regime falsamente democratico che imperversa nel “belpaese”. Continue reading


Sabbia e sale

Senza piedi nella sabbia,
senza che le onde cingano d’assedio il mio naufragio,
ho visto il mare
negli occhi di un’amante,
nella violenza delle masse,
sui tasti di un pianoforte.

Ho avuto paura
di affogare,
credevo fosse il respiro
a tenermi in vita.

Ora che i polmoni sono scoppiati,
ho paura di imparare a nuotare.


Capodanno di lotta e territorio.

Alle 23:00 di ieri centinaia di cittadini calabresi si sono dati appuntamento sulla strada che conduce alla discarica di Pianopoli rispondendo all’appello della Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”.
È stata bloccato l’accesso a quella che è, come attestato dalle fonti giudiziarie, una discarica abusiva che come tante altre, per lo più private, avvelena ed inquina il territorio e le comunità. Non a caso all’appello della RDT non hanno risposto solo cittadini del Lametino, ma anche i comitati di Crotone, Rossano, Cosenza, Reggio Calabria.
Le popolazioni intendono dire basta ad un ciclo di rifiuti che si basa sul business di speculatori e ‘ndrangheta che si cela dietro il ciclo dei rifiuti, nonché ad una gestione commissariale ridicola, che dura ormai quindici anni, e che serve soltanto per sprecare soldi pubblici ed aggirare ogni norma di tutela dell’ambiente e della salute.
L’unica soluzione per quella che è non solo un’emergenza ambientale, ma soprattutto democratica e politica, è un sistema dei rifiuti pubblico e basato sulla raccolta differenziata spinta, porta a porta, finalizzata al riciclo e riutilizzo.
Il presidio ha inoltre chiesto l’intervento del NOE per verificare il contenuti di alcuni automezzi. Quando sono le otto del mattino l’unico intervento dello stato sembra essere l’arrivo del reparto celere.
Il blocco della RdT è un invito a riprendere possesso dei propri territori in prima persona senza delega a politici e istituzioni giudiziarie. Questo è solo l’inizio di una campagna di mobilitazione che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi, discarica per discarica per monitorare e controllare il ciclo dei rifiuti legale e non.

Pianopoli (CZ) 03/01/2010

Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

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