Dice bene il direttore degli
impianti Enel di Rossano e del Mercure, Luigi Martella: ognuno
facesse il suo mestiere. Lui è pagato da Enel per produrre energia
con qualsiasi cosa gli venga imposta dall’azienda, per aprire
centrali a biomasse nel bel mezzo del parco naturale del Pollino e
centrali a carbone nel mezzo del golfo di Sibari. È pagato per
sostenere sciocchezze come che nel Pollino si possono trovare 854
tonnellate di biomasse l’anno o che una centrale al carbone da 800
MWe si adatti al paesaggio della sibaritide. Invitiamo tutti i
cittadini a visionare le ridicole simulazioni fotografiche presentate
nel SIA di Enel, per farsi quattro risate.
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Martella faccia il suo mestiere, noi facciamo i cittadini
I piccoli “errori” dell’ENEL
L’Enel vorrebbe far diventare la questione della
riconversione della centrale di Rossano una bagarre con questo o
quell’esponente politico. Un gioco che non interessa affatto al
territorio né ai suoi abitanti. Ad essere allarmati per la propria
salute e la propria economia, infatti, sono i cittadini di tutta la
sibaritide, come dimostrato dalla valanga di firme raccolte in pochi
giorni, senza difficoltà, con regolare documentazione, dai comitati
cittadini attraverso banchetti pubblici nelle piazze, per le strade,
alla luce del sole. Continue reading
Si possono intaccare gli interessi di E.N.E.L. Spa?
Si possono intaccare gli interessi di E.N.E.L. Spa?
La riconversione della centrale elettrica di Rossano è ancora al centro del dibattito politico. Nessuno lo dice, ma la scelta da fare è semplice: gli interessi della società energetica o le prospettive della città ionica.
tratto da La Comune, Gennaio 2010
95% carbone, 5% altre fonti. Questa l’innovativa proposta di E.N.E.L. per la “ristrutturazione” della centrale di contrada Sant’Irene, sulla spiaggia rossanese. Una vicenda ormai decennale, che sembra riemergere periodicamente con sfumature diverse, ma rievocando le stesse litanie di fondo sulla presunta necessità del nostro territorio di rinnovare, quindi riconvertire, la centrale elettrica.
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Bugie, veleni e sabbia fino al collo.
Veleni, bugie e sabbia fino al collo.
Sarebbe imperdonabile far cadere il silenzio sulle “navi a perdere”.
tratto da La Comune, Gennaio 2010
La bella manifestazione di Amantea sembrava aver risvegliato le coscienze di tanti cittadini calabresi di fronte all’ennesima devastazione del territorio, in questo caso il nostro splendido mare, ed alle gravi conseguenze che certe scelleratezze hanno sulla salute dei cittadini. Eppure ora sembra di nuovo tutto come prima: parte dei comitati cittadini sorti spontaneamente tra settembre ed ottobre 2009 sembrano essersi sgonfiati, o quanto meno aver perso combattività; la stampa che tanto aveva sospinto il bisogno di verità è tornata nel consueto silenzio di regime al primo cenno del ministero all’ambiente; la politica dei governi e delle giunte, di centrodestra e centrosinistra, tira un sospiro di sollievo con la testa ben salda sul collo (politicamente parlando, ovviamente).
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