Monthly Archives: Dicembre 2012

Monti, paradigma della democrazia italiana ed occidentale.

di Flavio Stasi

Commento comparso sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria in data 19 dicemnre 2012

Mancano meno di tre mesi alle prossime elezioni, almeno questo sembra lasciar intendere il Ministro degli Interni, ed un alone di mistero alberga ancora intorno a quella che dovrebbe essere una delle tornate elettorali più importanti nella storia di questa zoppa repubblica.

Non si conosce quali saranno le regole per la presentazione delle liste, non si conosce la data certa, non è chiaro se l’attuale presidente del consiglio sarà in ballo o meno, non si conoscono chi e quanti saranno i candidati, non è chiaro neanche chi lo deciderà: i partiti italiani? I partiti europei? Il Papa su twitter?

In verità, in un periodo dove sembra regnare il caos, qualunque cittadino può osservare con chiarezza una delle più grandi bugie della storia dell’umanità: la democrazia occidentale.

In questa mazurca istituzionale e mediatica, infatti, il punto fermo è uno solo. Continue reading


Rossano, emergenza rifiuti: no a nuove discariche.

15 Dicembre 2012 _ Comunicato della Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

Apprendiamo con favore che il sindaco Antoniotti convenga con noi sull’operato del Commissario.

Ricordiamo al sindaco che, in questi 15 anni di commissariamento la classe politica che egli rappresenta ha sistematicamente chiesto la proroga di questo ente inutile.

Ricordiamo che prima di Speranza era commissario il generale Melandri, ex assessore della giunta Scopelliti a Reggio Calabria.

Ricordiamo che prima di Melandri era commissario lo stesso Scopelliti, che se non sbagliamo è governatore della Calabria in quota Pdl, ovvero il partito del Sindaco.

Ricordiamo che è stato l’assessore all’ambiente Pugliano, sempre del Pdl, ad “implorare” testualmente il ministro Clini affinché si rinnovi il commissariamento.

Ricordiamo che le percentuali della differenziata a Rossano, aldilà della propaganda, sono ridicole e non potrebbe essere altrimenti senza togliere i cassonetti.

Ricordiamo che non è il numero delle discariche ad essere insufficiente ma è la classe politica che, attraverso il commissario, foraggia da anni un sistema speculativo non estraneo a presenze criminali.

Ribadiamo che aprire una nuova discarica, come quella di Scala Coeli di proprietà della stessa ditta che gestisce la raccolta rifiuti a Rossano, non risolve alcun problema ma semplicemente rimanda il problema devastando altro territorio.

Ribadiamo al sindaco la richiesta di un incontro pubblico dove confrontarsi per prospettare soluzioni al problema.

Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”


12 Dicembre 2012, il solito spettacolo della casta rossanese.

Il Sindaco si incontra segretamente con ENEL e sindacati lasciando fuori dalla porta del Municipio comitati, associazioni, giornalisti e cittadini.

Al portone dei vigili urbani i quali, alla stregua di buttafuori di un esclusivo veglione natalizio, lasciano passare solo gli “accreditati”.

Di cosa dovevano discutere per non permette ai cittadini non tanto di intervenire, quanto di ascoltare?

Di certo questo offre la misura della bassezza di questa amministrazione, che crede di governare pecore e non cittadini, e che vorrebbe decidere tutto al chiuso delle stanze. Non è e non sarà così.


Nelle scuole non può parlare chi è contro le discariche

di Flavio Stasi

Commento pubblicato sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria, in data 8 Dicembre 2012.

Che il ricorso a discariche di rifiuti indifferenziati rappresenti il fallimento della gestione del ciclo dei rifiuti non è dato opinabile, ma oggettivo e riconosciuto ormai da ogni soggetto civile, istituzionale, tecnico e politico.

Che la stragrande maggioranza degli impianti calabresi, in particolare quelli della fascia ionica, sia finalizzato al trattamento o all’abbanco di rifiuti indifferenziati è dato statistico incontrovertibile e che i risultati siano fallimentari è ciclicamente sotto gli occhi di ogni cittadino.

Che il ciclo dei rifiuti calabrese sia gestito da quindici anni, ossimoricamente, da un Commissario d’Emergenza al di sopra della legge, che rappresenta un sistema di potere non estraneo ad interessi politico malavitosi, lo documenta inconfutabilmente una relazione parlamentare d’inchiesta.

Contrastare questo sistema in Calabria dovrebbe essere scontato, parola d’ordine di ogni cittadino ed ancor di più di coloro che svolgono ruoli nelle istituzioni.

Ed invece provate a farlo: troverete porte chiuse anche nei luoghi più improbabili, in quelli che dovrebbero fungere da volano del cambiamento, da palestra per giovani calabresi in grado di distinguere ed eventualmente cambiare quanto gli accade intorno.

Succede. Succede a Rossano e nelle scuole della sibaritide, per esempio, con rare eccezioni, dove gli studenti chiedono ai loro dirigenti scolastici di permettere a degli altri giovani, precari, studenti universitari, di partecipare alle loro assemblee per discutere i provvedimenti del Governo in materia di istruzione: DDL Aprea ed i soliti tagli lineari. Giovani che negli anni passati hanno lottato, insieme a migliaia di propri colleghi, contro un miliardo e mezzo di tagli alle università pubbliche, contro la trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato, contro l’appiattimento dell’istruzione pubblica ai meccanismi del tanto vituperato (solo oggi) mercato ed del tanto vituperato (solo oggi) sistema di potere di banche e grandi investitori, quelli, per intenderci, che detengono quasi il 90% del tanto vituperato (solo oggi) debito pubblico italiano. Continue reading