Discarica di Scala Coeli: Basta con questa indifferenza!

La discarica di Scala Coeli, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sarà riempita con rifiuti speciali non pericolosi e non con RSU, cioè la munnizza classica che quest’estate inondava le nostre piccole comunità. La discarica di Scala Coeli non servirà a risolvere il problema che persiste e che emergerà, molto probabilmente, la prossima estate, con l’aumento della popolazione e con l’afflusso dei turisti.

Questa discarica ricalca invece quello che è il macabro modello di sviluppo industriale che ormai si vuole far intraprendere alla Calabria, e cioè la costruzione a più non posso di discariche di questo tipo,per rifiuti che noi nemmeno produciamo! Proprio così, si sta costruendo una discarica di questo tipo e sotto casa nostra per riempirla di rifiuti nocivi provenienti dai settori industriali del Nord Italia e dell’Europa!!

Riteniamo che questo business privato della Bieco sia altamente dannoso al bene pubblico, e, quindi, ad una zona utilizzata per l’agricoltura come è, nonostante qualcuno goffamente quasi prova a negarlo, la zona interessata.

Da poche settimane è terminato il commissariamento all’emergenza rifiuti che durava ormai da più di 15 anni e che ha portato più danni e nessun beneficio. Un risultato importante per gli attivisti, le associazioni e i movimenti che per anni hanno chiesto con forza lo stop al commissariamento.

Gli stessi attivisti, le stesse associazioni e gli stessi movimenti sanno bene però che non bisogna abbassare la guardia proprio ora e che non bisogna lasciare il campo, perché l’intera regione Calabria ha bisogno di gente che faccia luce e che vuole si faccia luce su dei danni che vengono fatti in continuo e che nel tempo risultano irreparabili.

Proprio a questi compagni vogliamo, come movimento LELAMPARE, rivolgere il nostro appello: bisogna far quadrato intorno a quest’ opera che ha troppi lati oscuri mentre di chiara rimane solo la consapevolezza che a Noi cittadini non serve, a Noi tutti fa male, anzi malissimo sia sul piano economico( è un grave colpo assestato al mondo dell’agricoltura e al settore turistico),sia sul piano della salute pubblica!!!

In tal senso,ci stiamo già adoperando come movimento nel cercar di dar maggiore forza alla coordinazione tra le diverse realtà antagoniste del territorio, per dare, così, maggiore compattezza alla nostra azione; convinti sempre più che “uniti non passeranno”

Con la manifestazione del 10 dicembre 2011,svoltasi a Cariati(organizzata in sinergia con la RDT-F. Nisticò, con i comitati anti discarica di Scala e Bucita e con gli studenti) siamo riusciti a portare il tema all’attenzione dei media regionali(web, stampa e televisione,tg3 compreso),ma sappiamo fin troppo bene che questo non basterà per fermare la BIECO nella messa in funzione di un’opera odiata da tutti.

Ma un altro appello, per certi versi maggiormente sentito lo rivolgiamo per l’ennesima volta alle istituzioni locali, a tutti i sindaci del territorio,al sindaco di Crucoli come a quello di Terravecchia, così a quello di Cariati, di Mirto,etc etc: è necessario che si rispetti il motivo principale per cui avvengono le elezioni, per cui esistono effettivamente i sindaci: tutelare il bene pubblico, farsi portatori delle istanze e del disagio della propria gente.

E’ necessario che Voi tutti vi mettiate in prima linea in questa che è una battaglia innanzitutto di civiltà, perché non si può sottostare alla “legge del più forte” rimanendo in silenzio o bisbigliando un timido “no alla discarica”: rimanere così, immobili, significa avvantaggiare il forte e quindi andare dritti contro il debole, contro i propri cittadini.

In particolar modo, ci rivolgiamo al nostro sindaco, Avv Filippo Sero, al nostro Ass. con deleghe all’ambiente Dott. Sergio Salvati e all’assessore provinciale con delega all’ ambiente e ai nullaosta paesaggistici, anche lui di Cariati, Leonardo Trento per invitarli, ancora una volta, ad adoperarsi nella difesa della volontà pubblica, in una vicenda che ha del torbido e che non può essere snobbata ancora!

Il sindaco di Cariati, Filippo Sero, finora non sembra intenzionato a dare peso alla questione,nel senso che non si è andati fino ad oggi,oltre un”naturalmente siamo contro la costruzione della discarica”…questo noi lo riteniamo insufficiente. Ma come? Proprio lo stesso sindaco che ha fatto lo sciopero della fame in difesa della salute pubblica e dell’ospedale, non si è accorto che anche questo, al pari della privazione della struttura ospedaliera è un attentato alla salute pubblica??

Lo stesso assessore provinciale Leonardo Trento che nel caso delle proteste per l’ H fu additato dal Pres. Scoppelliti come presunto organizzatore di alcuni momenti di contestazione, essendo, addirittura assessore provinciale con delega all’ambiente e ai nullaosta paesaggistici, cosa pensa del fatto che località Pipino verrà riempita di sostanze altamente nocive??

Un’amministrazione comunale come quella di Cariati che in campagna elettorale e anche dopo, dice per voce del Dott. Salvati di voler essere rivoluzionaria sul tema della tutela dell’ambiente, che dice di volere investire nella raccolta differenziata dovrebbe opporsi con tutte le sue forze a coloro che vogliono quest’opera privata che incide negativamente e direttamente sulla collettività.

All’assessore Salvati vorremmo chiedere: non è, perlomeno contraddittorio,non solo politicamente ma anche tecnicamente valutare il programma Zero rifiuti e quindi il ciclo della rivalutazione del rifiuti come necessario e positivo sia a livello etico che economico etc etc, e non opporsi nettamente alla costruzione di tale opera? Noi riteniamo,come già asserito in più occasioni, che si stia nei fatti continuando a snobbare la problematica, come se così facendo il problema non esistesse.

L’amministrazione del comune con il più alto numero di abitanti della zona che soffrirà la costruzione di questa discarica privata, non dovrebbe come minimo, insorgere politicamente contro la sua realizzazione?

Davvero faremo nascere una discarica nella quale arriveranno rifiuti industriali dall’Europa e dal Nord Italia senza muovere un dito? E’ questo il nostro destino, quello di una pattumiera costeggiata dal mare? ?

Noi diciamo, anche in questo caso: MO BASTA! BASTA CON QUESTO SILENZIO! BASTA CON QUESTA INDIFFERENZA, MA UNIAMOCI IN DIFESA DEL TERRITORIO!

Associazione Le Lampare – Cariati

www.lelampare.org


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