In questi anni la classe dirigente, di qualsivoglia fazione, non è stata in grado di rispondere alle esigenze del territorio calabrese.
L’ormai perenne crisi dei rifiuti è l’emblema di una grave inadeguatezza, o, ancor peggio, della mancanza di volontà politica, nei confronti di un problema le cui soluzioni sono note e semplici. Mentre la mancanza di prospettive e di piani di sviluppo che si basino sulla valorizzazione delle nostre risorse, rende interi territori soggetti ai ricatti, ormai storici, di ‘ndrangheta e speculatori energetici.
La crisi economica, la quale si riversa nel mezzogiorno con conseguenze drammatiche, non permette più campagne elettorali fatte da parate, promesse e ambiguità: i cittadini pretendono risposte da parte di chi si candida ad occupare ruoli istituzionali.
I candidati abbiano il coraggio di raccogliere consenso, o dissenso, sulle proprie reali intenzioni, senza giri di parole e “ni”.
Per questo invitiamo tutti i candidati a sindaco di Rossano, e le loro coalizioni, ad esprimersi chiaramente e pubblicamente innanzitutto sulla proposta di conversione a carbone della centrale Enel di Sant’Irene, nonché sulle prospettive di quell’area e dell’intera sibaritide che non possono restare ostaggio dei giochetti finanziari di Enel Spa.
Inoltre, in un momento di grave confusione istituzionale, invitiamo i candidati ad esprimersi su una anomalia che riguarda la nostra regione: quattordici anni di Commissariamento all’emergenza rifiuti. Come possa un commissariamento durare quasi quindici anni e con risultati catastrofici, dovrebbero spiegarcelo i vari presidenti, assessori, consiglieri, commissari e sub-commissari che si sono alternati in questi anni. Un ufficio che ha potuto agire senza alcun vincolo, senza rispettare le norme di tutela ambientale e sanitaria, che ha aperto e chiuso discariche a proprio piacimento, che ha di fatto affidato il ciclo di rifiuti a una serie di speculatori privati, che ha sperperato miliardi di soldi pubblici e che non rispetta le più basilari esigenze democratiche.
Ai sindaci ed ai candidati che aspirano a occupare le case comunali di tutta la Calabria, quindi anche a Rossano, chiediamo di unirsi alla nostra richiesta: la fine del commissariamento regionale per l’emergenza rifiuti. Che il ritorno ad una gestione ordinaria sia il primo passo verso un sistema dei rifiuti pubblico, partecipato, che realizzi la raccolta differenziata col fine del riciclo e del riutilizzo, liberando i nostri territori da buche di veleni e creando centinaia di posti di lavoro.
Flavio Stasi
Coordinamento Nazionale No Carbone
Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”