Che l’uguaglianza sancita dalla costituzione sia solo
“formale”, sostituita da una disuguaglianza sostanziale, lo si
trova scritto tra le righe dei testi scolastici di diritto e lo si
apprende, sulle proprie spalle, nella vita quotidiana. Ma che le
campagne elettorali siano tutte a vantaggio dei politicanti più
facoltosi e non dei contenuti politici, non si trova scritto in
nessun testo giuridico di questa malata democrazia formale.
Accade così che singoli candidati affittino locali solo
per la propria campagna, che spazi elettorali e bacheche siano
monopolizzati da pochi nomi e cognomi, che le città siano piene di
enormi cartelloni pubblicitari a pagamento. Questo è di per se
vergognoso, una mera spettacolarizzazione della politica senza alcun
riguardo per i contenuti, i programmi e le pari opportunità.
Ma ancor più sbigottiti apprendiamo che, come scritto
nell’accordo tra i partiti disponibile sul sito della prefettura, non
si possono effettuare neanche dei semplici banchetti nelle piazze per
la distribuzione di materiale elettorale. Ci chiediamo: se è
permesso esporre cartelloni larghi dieci metri con il volto di un
candidato, quale sarebbe la problematica di un tavolo e dei volantini
in una piazza della città? Ci viene in mente solo un motivo: è un
metodo troppo economico, tutti possono permettersi di farlo!
Tra l’altro il suddetto accordo è stato siglato nella
sede della prefettura senza che un rappresentante del nostro partito
sia stato invitato: ci chiediamo per quale motivo, dato che abbiamo
presentato una lista indipendente che partecipa regolarmente alla
prossima competizione elettorale.
Nel frattempo che due giovani candidati si infrangono
contro il muro della burocrazia provinciale, grossi partiti e
facoltosi candidati continuano ad esporre i propri simboli e volti in
molti angoli delle città. Anche in questo caso non chiediamo niente
a nessuno, se ci siamo candidati è anche per cambiare tutto questo.
Flavio Stasi