30 Aprile – Rete Stop Enel nell’Assemblea degli Azionisti. Intervento Mihai Valeanu

Gentili membri del consiglio di amministrazione, gentili membri del gruppo dirigente, gentili azionisti, signore e signori.

Il mio nome è Mihai Valeanu, vengo da Galati in Romania, e ho percorso più di 1000 km per partecipare a questo incontro a Roma, per sottoporvi una richiesta.

Enel ha intenzione di investire a Galati oltre 1 miliardo di € per una centrale a carbone. Ma ma questa cifra è irrisoria rispetto ai più significativi costi esterni che l’impianto comporterà per i cittadini del nostro territorio in termini di salute e ambiente, costi stimati a 9 miliardi di €, secondo uno studio indipendente.

La città di Galati è già molto inquinata a causa delle attività industriali ,e nei suoi 40 anni di attività, la centrale a carbone di Enel provocherà la morte prematura di 40 persone ogni anno.

In Romania, le centrali a carbone già riescono con difficoltà a vendere l’ energia prodotta, a causa dei prezzi bassi nel mercato dell’energia. Una nuova centrale a carbone, come quella prevista da Enel, si troverebbe ad affrontare i rischi economici relativi ad una eventuale inoperatività per un periodo di tempo indefinito.

Questo progetto di centrale a carbone, che si trova a monte del delta del Danubio – una zona unica inclusa nella lista dei siti dichiarati patrimonio mondiale dell’UNESCO e nei siti Natura 2000 – è dannoso per la reputazione di Enel quale investitore responsabile in Europa. Questi siti ospitano numerose specie di uccelli protette dalla European Birds

Ad oggi, l’opposizione pubblica contro il progetto di Enel a Galati ha già riunito molte ONG, insieme ad un gran numero di cittadini tra cui il sindaco della città. Come alcuni di voi sanno, nelle ultime due settimane, circa 2000 cittadini della nostra zona hanno inviato lettere ai dirigenti di Enel, sottoponendo le loro preoccupazioni in merito al progetto e chiedendo la cancellazione del progetto stesso.

Chiedo quindi rispettosamente ad Enel, in nome dei cittadini di Galati, di modificare i propri piani di investimento, spostandoli dalla costruzione della centrale a carbone nella nostra città, alla realizzazione di progetti di energia rinnovabile, per la quale il nostro Paese offre risorse inesauribili.

Concludo il mio intervento con 2 domande per i dirigenti di Enel:

La società ha considerato e preventivato i costi relativi alla possibile ostruzione del progetto a causa dei molti procedimenti legali in corso e delle richieste di revoca della licenza ambientale?

Tenuto conto del fatto che la Romania utilizza in media meno di 1500 MW di energia prodotta a carbone, ma ha già più di 4000 MW di capacità installata a carbone, per che cosa sarà utilizzata l’ energia prodotta da questo progetto?


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