Appello e proposte per la sovranità popolare
“Lo scenario, del resto, è esilarante: furfanti demolitori della costituzione si appellano spettacolarmente ai principi della carta costituzionale per sfuggire alla furia di coloro che, con la costituzione in mano tenuta come il vangelo, ne stuprano le fondamenta garantiste invocando la forca. Così come la Costituzione, con i suoi pregi ed i suoi enormi limiti, se c’è una cosa che ne uscirà a pezzi da tutto questo sarà la tanto lisciata partecipazione popolare”.
INTRODUZIONE
Questo non è un trattato politico, ma un documento sintetico.
Racchiude una serie di proposte, brevemente motivate, per migliorare il sistema democratico italiano, il quale garantisce ben poco rappresentatività, trasparenza e partecipazione, ovvero elementi che dovrebbero essere essenziali in una democrazia rappresentativa, tralasciando pregi ed enormi limiti di questo modello. Il tutto viene ignobilmente sacrificato all’altare della “governabilità”, concetto chiave di ogni riforma elettorale ed istituzionale degli ultimi decenni.
Chi scrive sostiene la democrazia diretta, ovvero la partecipazione diretta dei cittadini ad ogni decisione di interesse collettivo, attraverso meccanismi di consultazione ma soprattutto di discussione virtuosi, che da decenni l’umanità sta cercando faticosamente di sperimentare. Si tratta di un modello distante dalla democrazia rappresentativa attualmente in vigore. Si tratta di un modello altrettanto distante dal feticismo cybercratico che intende ridurre la democrazia diretta in un “clic”, il quale rappresenta la sublimazione dell’individualismo di questa epoca. Tuttavia non possiamo ignorare interpretazioni migliori o peggiori di questo sistema, della democrazia rappresentativa, o non sforzarci di migliorarlo a favore della sovranità popolare.