Il consiglio comunale di Rossano che doveva iniziare alle 17:00, tra una manfrina e l’altra, è iniziato praticamente alle 19:30, alla faccia dei gravi problemi che vive la città e dei tanti cittadini interessati ai punti all’ordine del giorno, tra cui le assistenti per la formazione e gli Lsu-Lpu. Per questi ultimi, tra l’altro, c’era una proposta di cambio dell’ordine del giorno che è stata ignorata ed i lavoratori, a quel punto, sono andati via. Anche a consiglio finito, in realtà, dopo l’unica discussione realmente fatta, ovvero quella sui rifiuti, non si è arrivati a nulla, ma almeno è servito a noi per tratte delle impressioni.
Sui rifiuti il Sindaco fa una relazione irreale.
Sostiene che la Corte dei Conti ha stabilito che le discariche in Calabria sono poche. In realtà le discariche sono poche solo per il folle sistema di abbancamento in discarica, impianti inutili e speculazione privata voluto da questa classe politica, mentre per popolazione ed attività produttive le discariche sono enormemente troppe. E’ come dire che la corte dei conti certifica che la benzina non è abbastanza perchè abbiamo una settantina di Fiat Uno Turbo ad iniezione ferme in garage, accese 24 ore su 24 e con l’accelleratore premuto: e ci voleva la corte dei conti?
Il Sindaco poi sostiene che dalle riunioni dei sindaci alla provincia, a cui stanno partecipando anche i comitati e le associazioni, sta uscendo fuori l’idea di aprire nuove discariche, in particolare quelle “chiuse per cavilli burocratici”, che sarebbero Castrolibero, Scala Coeli e Castrovillari. In realtà questa è una posizione sostenuta solo dal sindaco di Rossano, di Castrolibero e pochissimi altri, mentre gran parte dei sindaci, compreso l’Assessore Provinciale Aieta, hanno ribadito che è inutile parlare di emergenza senza parlare di come attuare immediatamente la differenziata. Sui “cavilli burocratici” poi ci sarebbe da scrivere libri, ma lasciamo perdere.
Sorvolo sugli gli interventi imbarazzanti e le polemiche infantili dei consiglieri del PDL, la cittadinanza sopravviverà di certo senza averli ascoltati: gli sterili teatrini servono solo a chi ha poco da dire e dimostrare.
Voglio invece sottolineare l’apertura al confronto dei consiglieri Marino (minoranza), Rapani e Federico (maggioranza), consiglieri di cui probabilmente non condivido neanche un quarto di idea su nessun tema, ma che hanno dimostrato umiltà e disponibilità a confrontarsi, e chi ha argomentazioni non si sottrae mai al confronto, del resto noi lo abbiamo sempre cercato.
Flavio Stasi