Category Archives: Mediterraneo da coprire

9 Giugno, Incontro in Piazza Municipio – Orsomarso (CS), per un nuovo ciclo dei rifiuti.

Qualche foto dell’iniziativa organizzata dal Centro Sociale Orsomarso, in Piazza Municipio dello splendido borgo che affaccia sul Tirreno, intitolato “Rifiuti: l’emergenza, le problematiche, le possibilità. In più qualche scorcio di Orsomarso (CS). Grazie al Presidente del Centro Sociale, Cosma, a Samuele ed Antonio per il supporto tecnico!

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6 Giugno, Unical: la Calabria non è una pattumiera!

Iniziativa dei collettivi e delle associazioni universitarie per costruire un piano dei rifiuti dal basso.

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La LEGGE RIFIUTI ZERO fa tappa a Marina di Gioisa (RC)

La Legge Rifiuti Zero fa tappa a Marina di Gioiosa. Oggi 25 Maggio, ore 17:00. Sarà un’occasione per parlare della proposta di legge e dell’attualità del ciclo dei rifiuti calabrese. Non mancate!

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Consiglio Comunale, la città aspetta risposte.

consiglio_comIl consiglio comunale di Rossano che doveva iniziare alle 17:00, tra una manfrina e l’altra, è iniziato praticamente alle 19:30, alla faccia dei gravi problemi che vive la città e dei tanti cittadini interessati ai punti all’ordine del giorno, tra cui le assistenti per la formazione e gli Lsu-Lpu. Per questi ultimi, tra l’altro, c’era una proposta di cambio dell’ordine del giorno che è stata ignorata ed i lavoratori, a quel punto, sono andati via. Anche a consiglio finito, in realtà, dopo l’unica discussione realmente fatta, ovvero quella sui rifiuti, non si è arrivati a nulla, ma almeno è servito a noi per tratte delle impressioni.

Sui rifiuti il Sindaco fa una relazione irreale.

Sostiene che la Corte dei Conti ha stabilito che le discariche in Calabria sono poche. In realtà le discariche sono poche solo per il folle sistema di abbancamento in discarica, impianti inutili e speculazione privata voluto da questa classe politica, mentre per popolazione ed attività produttive le discariche sono enormemente troppe. E’ come dire che la corte dei conti certifica che la benzina non è abbastanza perchè abbiamo una settantina di  Fiat Uno Turbo ad iniezione ferme in garage, accese 24 ore su 24 e con l’accelleratore premuto: Continue reading


Chi conosce il sistema dei rifiuti sa che un inceneritore non serve a nulla.

108878Sono ormai anni che il disgusto nei confronti delle ingiustizie e degli scempi perpetrati sul nostro territorio ci ha spinto ad interessarci di rifiuti con molta attenzione, eppure è la prima volta che abbiamo il piacere di leggere un intervento di Maria Josè Caligiuri al riguardo, nonostante il disastro fosse evidente già da anni. Intervento, per altro, con proposte precise.

Ovviamente si tratta di un segnale positivo: dimostra che il dibattito proposto dai comitati territoriali ha imposto l’argomento della gestione dei rifiuti e del commissariamento, oltre a controprovare il fallimento decennale delle istituzioni regionali.

Nel merito, tuttavia, alcune delle informazioni proposte meritano qualche approfondimento, se non qualche secca smentita.

Non credo che i sindaci abbiano bisogno di avvocati difensori, e chi si scontra quotidianamente con la sordità istituzionale sarebbe la persona meno indicata per farlo, ma definire un flop una manifestazione istituzionale partecipata da tutti i sindaci del basso ionio, ovvero dal 100% dei convocati, lo trovo inopportuno.

Si fa evidentemente confusione tra una manifestazione istituzionale ed una manifestazione popolare, per esempio come quella del 16 Giugno 2012 a Cariati o come quella di Crotone il 12 Novembre 2011, entrambe organizzate e finanziate esclusivamente dai comitati, partecipatissime e basate su parole d’ordine significative: fine del commissariamento e fine della speculazione privata sui rifiuti.

Il recente corteo pacifico dei Sindaci sulla statale 106 è stato un successo proprio perché, per la prima volta, ha unito le istituzioni locali del territorio su parole d’ordine chiare (fine del commissariamento e fine della speculazione privata sui rifiuti) nonostante le forti pressioni dei poteri forti e degli speculatori che spesso tengono sotto scacco interi comuni.

Intendiamoci: questo non esime da responsabilità i Sindaci stessi, né implica che questa unità e chiarezza dei contenuti sia solida e permanente, tutt’altro. Ma dal momento che i comitati territoriali non sono quelli del “no a tutti i costi” riteniamo quanto accaduto comunque positivo.

Assodato questo, affrontiamo un problema di ordine diverso e molto più profondo. Sull’inceneritore, infatti, il dirigente provinciale del PDL dimostra, come molti dei suoi colleghi anche di altri partiti, poca competenza.

Un inceneritore nella Sibaritide serve come uno spremi-agrumi nel deserto.

Senza elencare le enormi conseguenze sanitarie dell’incenerimento, senza affermare una ovvietà, ovvero che la raccolta differenziata finalizzata al riciclo ed al riutilizzo rende inutile l’incenerimento intensivo creando qualche centinaia di posti di lavoro in più, ci limitiamo allo stato attuale delle cose ed alla pura gestione dell’emergenza.

L’inceneritore di Gioia Tauro, l’unico della Calabria, impianto pubblico gestito da privati recentemente raddoppiato, ad oggi è costretto a bruciare rifiuti provenienti da altre regioni. Perché?

Semplice, perché i rifiuti non vanno dal cassonetto all’inceneritore. Quello che viene bruciato (CDR) è il risultato di un trattamento che dovrebbe essere fatto in altri quattro impianti di trattamento, sempre pubblici gestiti da privati, come quello di Bucita (Rossano) o Ponticelli (Crotone). Questi impianti da anni non funzionano, non producendo né combustibile di qualità né compost utilizzabile in agricoltura, seppure i comuni continuano a pagare le aziende che li gestiscono come se lo facessero. Il risultato del trattamento di questi impianti, oggi, finisce in discariche, ovviamente private, le quali vengono a loro volta pagate coi soldi dei cittadini. Fine della storia.

E se gli impianti funzionassero alla perfezione, nella malaugurata ipotesi che la differenziata restasse alle percentuali attuali, avremmo abbastanza combustibile per far funzionare un altro inceneritore? No, l’inceneritore di Gioia Tauro raddoppiato assorbirebbe tutto il combustibile. Fine della storia due volte.

Detto questo è bene precisare che ogni inceneritore di per se è un tassello di un sistema di rifiuti non virtuoso, in quanto implica che i rifiuti vadano distrutti e non riutilizzati e riciclati.

Quella della raccolta differenziata spinta finalizzata al riciclo ed al riutilizzo è l’unica strategia razionale per gestire i rifiuti, e non una soluzione, in quanto i rifiuti non sono un problema. L’unico problema è una classe dirigente troppo spesso disinformata.

Aldilà delle correzioni doverose e dalla durezza dei toni imposta dalla gravità della situazione, è un invito al confronto per il quale i comitati territoriali non si sono mai sottratti.

Flavio Stasi

Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”


Le discariche, vecchie e nuove, sono soluzione tampone.

E’ il momento di chiudere alla speculazione privata.

Il Sindaco Antoniotti ha ragione: non ci sono state ultimamente delle riunioni tra i sindaci e comitati cittadini, bensì ci sono costantemente da quasi due anni in tutti i paesi della sibaritide, fuorché a Corigliano Calabro, per via del commissariamento, ed a Rossano.

Sorvoliamo sui numerosi, ormai abituali, insulti del sindaco nei confronti di chi difende il territorio senza essere per questo galoppino di qualche apparato partitico che lo piazza da qualche parte a fare i propri interessi ed a lavorare contro gli interessi delle nostre comunità e del territorio, come fanno, per esempio, i parlamentari ed i consiglieri regionali del suo partito ormai da anni.

Ci permettiamo solo di ricordare al Sindaco che la rete regionale dei comitati territoriali ha organizzato numerosi eventi negli ultimi anni ed è stata la prima – ben prima di tutto il pantheon politico regionale, per intenderci – ad avere il coraggio di attaccare l’Ufficio del Commissario con una manifestazione partecipata da 5000 calabresi, senza apporto di partiti e sindacati. Continue reading


Rifiuti: Il sindaco di Rossano è una voce stonata nella Sibaritide

Invochiamo l’unità nella difesa del territorio e della salute.

Continuiamo a non comprendere le azioni e le dichiarazioni del sindaco di Rossano sul tema dei rifiuti.

I cittadini che hanno presidiato nella massima compostezza l’incontro convocato dallo stesso sindaco Antoniotti il 20 Dicembre scorso, hanno dichiarato e ribadiscono fatti incontrovertibili: a Rossano qualsiasi incontro su tematiche fondamentali per la salute e l’economia del territorio, come sulla centrale Enel e sui rifiuti, si tiene a porte chiuse, mentre nel resto del territorio avviene l’esatto contrario, in quanto i cittadini interessati vengono coinvolti ed ascoltati. Ne prendiamo atto e continueremo a presidiare con compostezza e decisione ogni incontro ed iniziativa al riguardo. Il Sindaco se ne faccia una ragione.

A dire il vero, leggendo il suo ultimo comunicato, ci siamo anche fatti un’idea sul perché Antoniotti preferisca gli incontri privati: sulla tematica dei rifiuti risulta piuttosto confuso.

Temiamo che il Sindaco ignori che l’impianto di trattamento di Bucita non funzioni, di fatto, da anni: l’impianto infatti non produce né compost di qualità né materiale secco adeguato per essere bruciato nell’impianto di Gioia Tauro. In pratica non serve quasi a nulla, ed inoltre è periodicamente guasto, talvolta fra l’altro con imbarazzante puntualità. Questo è e resta un problema gravissimo a prescindere dalla possibilità di abbancare in qualsivoglia discarica. Continue reading


Rossano, emergenza rifiuti: no a nuove discariche.

15 Dicembre 2012 _ Comunicato della Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

Apprendiamo con favore che il sindaco Antoniotti convenga con noi sull’operato del Commissario.

Ricordiamo al sindaco che, in questi 15 anni di commissariamento la classe politica che egli rappresenta ha sistematicamente chiesto la proroga di questo ente inutile.

Ricordiamo che prima di Speranza era commissario il generale Melandri, ex assessore della giunta Scopelliti a Reggio Calabria.

Ricordiamo che prima di Melandri era commissario lo stesso Scopelliti, che se non sbagliamo è governatore della Calabria in quota Pdl, ovvero il partito del Sindaco.

Ricordiamo che è stato l’assessore all’ambiente Pugliano, sempre del Pdl, ad “implorare” testualmente il ministro Clini affinché si rinnovi il commissariamento.

Ricordiamo che le percentuali della differenziata a Rossano, aldilà della propaganda, sono ridicole e non potrebbe essere altrimenti senza togliere i cassonetti.

Ricordiamo che non è il numero delle discariche ad essere insufficiente ma è la classe politica che, attraverso il commissario, foraggia da anni un sistema speculativo non estraneo a presenze criminali.

Ribadiamo che aprire una nuova discarica, come quella di Scala Coeli di proprietà della stessa ditta che gestisce la raccolta rifiuti a Rossano, non risolve alcun problema ma semplicemente rimanda il problema devastando altro territorio.

Ribadiamo al sindaco la richiesta di un incontro pubblico dove confrontarsi per prospettare soluzioni al problema.

Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”


Nelle scuole non può parlare chi è contro le discariche

di Flavio Stasi

Commento pubblicato sulle pagine regionali de Il Quotidiano della Calabria, in data 8 Dicembre 2012.

Che il ricorso a discariche di rifiuti indifferenziati rappresenti il fallimento della gestione del ciclo dei rifiuti non è dato opinabile, ma oggettivo e riconosciuto ormai da ogni soggetto civile, istituzionale, tecnico e politico.

Che la stragrande maggioranza degli impianti calabresi, in particolare quelli della fascia ionica, sia finalizzato al trattamento o all’abbanco di rifiuti indifferenziati è dato statistico incontrovertibile e che i risultati siano fallimentari è ciclicamente sotto gli occhi di ogni cittadino.

Che il ciclo dei rifiuti calabrese sia gestito da quindici anni, ossimoricamente, da un Commissario d’Emergenza al di sopra della legge, che rappresenta un sistema di potere non estraneo ad interessi politico malavitosi, lo documenta inconfutabilmente una relazione parlamentare d’inchiesta.

Contrastare questo sistema in Calabria dovrebbe essere scontato, parola d’ordine di ogni cittadino ed ancor di più di coloro che svolgono ruoli nelle istituzioni.

Ed invece provate a farlo: troverete porte chiuse anche nei luoghi più improbabili, in quelli che dovrebbero fungere da volano del cambiamento, da palestra per giovani calabresi in grado di distinguere ed eventualmente cambiare quanto gli accade intorno.

Succede. Succede a Rossano e nelle scuole della sibaritide, per esempio, con rare eccezioni, dove gli studenti chiedono ai loro dirigenti scolastici di permettere a degli altri giovani, precari, studenti universitari, di partecipare alle loro assemblee per discutere i provvedimenti del Governo in materia di istruzione: DDL Aprea ed i soliti tagli lineari. Giovani che negli anni passati hanno lottato, insieme a migliaia di propri colleghi, contro un miliardo e mezzo di tagli alle università pubbliche, contro la trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato, contro l’appiattimento dell’istruzione pubblica ai meccanismi del tanto vituperato (solo oggi) mercato ed del tanto vituperato (solo oggi) sistema di potere di banche e grandi investitori, quelli, per intenderci, che detengono quasi il 90% del tanto vituperato (solo oggi) debito pubblico italiano. Continue reading


I cittadini sappiano che l’emergenza rifiuti è creata ad arte.

17 Nov 2012 _ Comunicato del Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio

Quanto sta accadendo per le strade dello ionio cosentino e di tutta la Calabria è di una gravità assoluta.

Nulla è cambiato rispetto ad un mese fa o ad un anno fa, non c’è una crisi strutturale degli impianti, o meglio: questo ciclo dei rifiuti è da vent’anni in crisi strutturale perché basato su un modello scellerato, ma oggi non attraverserebbe nessun momento critico.

E’ la proprietà della discarica di Pianopoli che lo precisa inequivocabilmente in una nota, dicendo che il problema per il conferimento nella discarica del lametino non è di capienza, ma economico. Questa è una delle tante conseguenze dell’affidamento di un servizio cruciale come quello dei rifiuti alla speculazione privata. Chi in questi anni ha fiancheggiato questa ipotesi se ne assuma la responsabilità.

Ma perché proprio ora l’immondizia è ai bordi delle strade? Un’emergenza rifiuti giunta con spaventosa puntualità, a meno di due mesi dalla possibile chiusura del Ufficio del Commissario all’Emergenza Ambientale, quindi dell’ente che è in grado di agire al di sopra della legge per favorire, come ha fatto in questi quindici anni, amici e compari degli amici. Continue reading