30 Aprile – Rete Stop Enel nell’Assemblea degli Azionisti. Intervento Humberto Manquel Millaguir

Per i comitati internazionali della Rete Stop Enel, intervento di Humberto Manquel Millaguir nell’Assemblea degli azionisti 2013.

A Spezia nella scuola dell’infanzia di Fossamastra, a 50 metri dal pontile di scarico del carbone della centrale Eugenio Montale, sono stati installati flitri di depurazione dell’aria.

In Colombia 450 famiglie di contadini e 1000 pescatori hanno perso il loro reddito a causa della costruzione della diga El Quimbo.

Civitavecchia, dopo 25 anni di servitù energitica, è al primo posto nel Lazio per mortalità dovuta a tumori ai polmoni.

In Guatemala ENEL divide il profitto con un lantifondista implicato nelle dittature militari della guerra civile e che si serve ancora oggi il lavoro minorile.

A Brindisi a causa dell’inquinamento da polveri di carbone, nel 2007 un’ordinanza del sindaco ha impedito la coltivazione dei terreni agricoli attorno alla centrale Federico II.

Nella Patagonia il progetto HidroAysèn, se verrà costruito, inonderà 5900 ettari di terra e la linea si trasmissione sarà lunga più di 2000 km.

In Toscana, sul monte amiata la falda acquifera che approvvigiona mezzo milione di persone si è ridotta di centinaia di miliardi di litri a causa dello svilppo dei progetti geotermici.

Tutto questo è ENEL in Italia e nel mondo.

La società arriva con arroganza in ogni territorio per imporre i propri progetti con la complicità dei governi locali. In Cile, il mio paese, l’ENEL possiede il diritto di sfruttare i nostri fiumi grazie a una legge che risale alla sanguinosa dittatura militare di Pinochet .

ENEL con i suoi progetti distrugge il territorio e le economia locali. Questo metodo è odioso da un punto di vista etico e fallimentare da quello economico. Endesa è stato un investimento sbagliato che ha fatto aumentare Il debito dai 12 miliardi del 2007 ai 43 di oggi. Per questo scelte sbagliate pagheranno i lavoratori italiani infatti ENEL vuole ridurre il debito di 6 miliardi tagliando anche sul lavoro.

In America Latina ENEL persegue il consenso delle comunità locali con i cosiddetti programmi di responsabilità sociale che dividono e creano conflitti all’interno delle comunità e delle stesse famiglie. Nonostante questo ovunque i progetti hanno una forte opposizione, vengono ritardati o mai realizzati, e non stanno nemmeno portando agli azionisti il profitto previsto.

Siamo qui per dire che El Quimbo in Colombia, HydroAysen in Cile, le centrali nel Territorio Mapuche la Centra di Porto Tolle, Bagnore 4 sul Monte Amiata, la riconversione a carbone a Rossano Calabro sono tutti progetti che non si faranno, perchè noi ci opporremo uniti, come conferma la mobilitazione qui fuori. E voi azionisti se non chiederete un cambiamento di gestione perderete molti soldi.


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