Repressione è civiltà.
C’è una parte degli organi di controllo, quella che conta, quella con gli agganci giusti, che sorvola su tutto, che è in grado di chiudere un occhio e tre quarti su ogni cosa. E’ per questo che le gare d’appalto, dalle nostre parti, non si fanno con le buste chiuse ma con una stretta di mano, ma lo sanno tutti, tranne loro; è per questo che nonostante un gruppo di cittadini denunci una truffa palese come quella del trattamento dei rifiuti, nessuno fa nulla fino a quando il castello di carta non crollerà e allora tutti indagheranno, tutti a cercare i topi mentre il formaggio è finito da un pezzo.
Però, su una cosa si è intransigenti: sulla parola.
Sapete perchè dalle nostre parti spuntano progetti di trivelle, carbone, nucleare e altre schifezze, o perchè non abbiamo infrastrutture decenti o ospedali o servizi? Perchè il nostro è un territorio “con scarsa capacità di reazione”.
Questo è causato di certo da fattori storici, culturali ed economici, ma è anche supportato ed aggravato da una parte degli organi di controllo collusi con la rovina di loro stessi.Perchè se vi chiudono gli ospedali, voi sccc , dovete stare zitti. Non ci sono più treni e voi sccc, zitti. Strade con un morto al mese, e sccc, bocca chiusa, muti. Lavoro neanche a parlarne, grazie alle scelte della classe politica ed alle speculazioni decennali e ricominciato l’esodo verso il nord e verso l’estero, e voi dovete fare silenzio. E se parlate? Se bloccate una carretta del dopoguerra da 50 posti, per esempio, per dire alle istituzioni che quello alla mobilità è un diritto, che succede? Improvvisamente irreprensibili, gloriosi, titanici, tentano di zittirti. Scc, ti denunciamo, silenzio. “L’uso della Libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali .. l’uso della Libertà che tende a fare di ogni cittadino un giudice”.
Questa vigliacca interpretazione del proprio ruolo, non di tutti lo preciso, mi porta alla mente una maschera, quella di Giammaria Volontè in uno dei film più belli del cinema italiano, una figura grottesca, barbara ed infantile che si rispecchia meravigliosamente il potere e le ridicole avventure di questi mesi.
Glielo dedico. Sono sicuro che coloro che lo meritano si sentiranno derisi, mentre tutti gli altri sorrideranno, deridendoli a loro volta.
Con il cuore, fino al prossimo blocco, denuncia, proposta, protesta, fino alla prossima parola.
Flavio Stasi