Voglio esprimere la massima vicinanza ai lavoratori LSU-LPU della Calabria costretti a scendere in strada per difendere i propri diritti e la propria dignità.
Qualcuno snobba la protesta di questi lavoratori, ma pochissimi sanno che si tratta di uomini e donne che per 15 anni hanno prestato il proprio lavoro allo Stato senza ottenere un euro di contributo: stiamo parlando di lavoro nero di Stato.
Si tratta di una questione che nessun Governo di nessun colore, negli anni, ha voluto risolvere ed oggi – come sta succedendo in altri ambiti come la scuola, l’ambiente, la giustizia, persino per le riforme costituzionali – tutta l’incapacità dei governi passati si coagula nell’arroganza grottesca di Renzi e del suo Governo.
Credo che, anche per questo, chi ricopre incarichi istituzionali debba evitare sproloqui tentando di speculare anche su questa vicenda, non fosse altro perché in questi anni al governo, sui vari livelli, ci sono stati tutti e nessuno è andato oltre soluzioni raffazzonate e temporanee: sarebbe il momento di assumersi delle responsabilità.
Invito tutti, non solo i diretti interessati, a partecipare a questa importante battaglia anche perché la storia politica del nostro territorio ci insegna che, restando immobili quando un governo calpesta i diritti degli altri, si compie il primo passo verso la perdita dei diritti propri.
Parteciperò come fatto in passato alle iniziative degli LSU-LPU che si organizzeranno nelle prossime ore.
Flavio Stasi