Appello alla ‘ndrangheta: speculate sulla differenziata, farete milioni.

ndrangheta

Care ‘ndrine,
per più di vent’anni abbiamo affidato le nostre speranze di civiltà a giunte regionali e comunali di ogni colore e provenienza, credendo ingenuamente che alla fine, seppure con enorme ritardo ed attraverso favoritismi ed apparati clientelari, avrebbero avviato la raccolta differenziata. Ci sembrava scontato. Eravamo convinti che chiunque avesse guidato le istituzioni prima o poi avrebbe deciso di mantenere un granello di decenza salvando peraltro la faccia di noi calabresi e smettendo di farci sembrare i trogloditi dell’Europa: quelli cioè che con una densità demografica ridicola e 2 miliardi di euro di soldi pubblici spesi non sono riusciti a raggiungere neanche il 15% di differenziata.
Ed invece chi guida le istituzioni calabresi non è dotato di decenza, ma soprattutto non ha la scaltrezza di fiutare un affare epocale. La raccolta differenziata produrrebbe migliaia di posti di lavoro in più rispetto a quelli attuali, e la filiera del riciclo e del riutilizzo in altri paesi rappresenta un vero e proprio settore produttivo, un business assicurato.

Basterebbe un minimo di apparato clientelare e qualche faccendiere sui vari territori e la differenziata porta a porta produrrebbe un giro di voti enorme, un giochetto in grado di eleggere qualsiasi deputato o consigliere regionale e persino, forse, il prossimo governatore. Possibile che questi non lo capiscano?
Si accontentano ancora di quei quattro voti di scambio e dei finanziamenti sotto banco che gli passano gli impianti di trattamento taroccati, i proprietari delle discariche e le aziende della raccolta indifferenziata. Briciole. La loro più grande intuizione è stata quella di far fare alla stessa azienda sia la raccolta che lo smaltimento in discarica, fingendo di fargli fare anche la differenziata pagandogli la pubblicità coi soldi pubblici, ma a quale rischio? E per quanti voti in più?
Voi, invece, siete oggettivamente l’ente più affidabile che opera nella nostra regione: ce lo raccontano inequivocabilmente la storia della nostra terra e l’esito dei vostri investimenti negli ultimi decenni. Avete investito sulle nostre risorse naturali ed avete realizzato ciò che nessun assessorato al turismo è riuscito a fare, trasformando il mare in una miniera di milioni seppellendo sul fondale intere navi di rifiuti tossici. Avete investito nell’edilizia, un settore apparentemente sterile da un punto di vista sociale, ma il vostro management ha saputo unire il “mattone” con l’ambiente e persino con l’istruzione: avete costruito scuole smaltendo a costo zero, nell’asfalto e nel cemento, sostanze nocive prelevate chissà dove.
Ma soprattutto avete deciso di investire sulle discariche e, grazie alla collaborazione degli enti di controllo che vi hanno permesso di creare e seppellire rifiuti di ogni natura e provenienza, avete creato un impero economico che va dalla raccolta allo smaltimento: centinaia di posti di lavoro, centinaia di famiglie che possono contare su uno stipendio sicuro semplicemente svuotando i secchi di spazzatura presenti in ogni casa e mettendoli in una simpatica fossa.
Ecco perché mi rivolgo a voi: avete dimostrato di essere imprenditori capaci ed allo stesso tempo rappresentate il vero welfare della Calabria.
La raccolta differenziata porta a porta ed il riciclo farebbero di voi una delle più importanti aziende del mondo, radicherebbe ulteriormente la vostra presenza sul nostro territorio ed in tutto il paese e migliorerebbe la vostra immagine nei confronti della diretta concorrenza. Immaginate lo slogan? “La camorra avvelena, la ‘ndrangheta ricicla”.
I piccioli sono assicurati. Il riciclo, nelle aree dove è sviluppato, produce più profitti del settore automobilistico ed a differenza delle auto non subisce conseguenze per l’impennata del prezzo del petrolio, anzi, potrebbe persino avvantaggiarsene, così quando gli Agnelli ed i Montezemolo saranno in difficoltà, voi capi-bastone li guarderete dall’alto verso il basso e potrete proporgli un prestito se lo riterrete necessario: soldi puliti, anzi, riciclati
Tutto questo avrebbe potuto essere una risorsa per tutti i calabresi, avrebbe potuto evitare gli sprechi che le istituzioni regionali e comunali attuano nel settore dei rifiuti e reinvestire questa cifra mastodontica negli ospedali, nelle ferrovie, nei servizi sociali, settori che nel frattempo avrebbero usufruito di prodotti riciclati di ottima qualità ed a basso costo.
Ma visto che questo non accade, a noi calabresi che intendono restare qui e vivere civilmente non resta che rivolgersi a voi, approfittando certo della vostra generosità ma offrendo in cambio infinita e fruttuosa gratitudine.
Care ‘ndrine, fate la differenziata: sarete il simbolo della nostra civiltà.

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Flavio Stasi
Referente Regionale Rifiuti Zero


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